Espulsione a tempo – Il The Telegraph annuncia l’arrivo del “cartellino blu” nel mondo del calcio: che cos’è e come funziona.
Starebbe arrivando una novità rivoluzionaria nel gioco del calcio, come anticipato dal The Telegraph. L’International Football Association Board (IFAB), l’istituto che si occupa di fissare degli standard arbitrali nel mondo del calcio, sarebbe pronto ad introdurre il “cartellino blu”, una sanzione a metà tra gli attuali giallo e rosso, un’espulsione a tempo dal rettangolo verde.
Il quotidiano inglese entra nei dettagli della novità, spiegando che il nuovo cartellino blu sarà semplicemente in aggiunta a quelli gialli e rossi, senza andare a sostituirli, e comporterà un allontanamento dal campo della durata di 10 minuti per il calciatore che lo riceve.
Non è però un istituto previsto per tutte le situazioni di gioco: il cartellino blu, spiega l’articolo, sarà utilizzato solamente in caso di proteste eccessive da parte di un giocatore, quando vi è un cosiddetto “fallo tattico” o se avvengono situazioni antisportive come possono essere, per esempio, le trattenute reiterate.
Se si ricevono due cartellini blu, o un giallo e un blu, si ottiene un rosso e dunque un espulsione. La novità era già in fase di sperimentazione in leghe non professionistiche e dovrebbe essere introdotta ufficialmente nella riunione IFAB del 2 marzo.
Le competizioni di alto livello (come i prossimi Europei o la prossima edizione della Champions League) saranno escluse dai test iniziali nel calcio professionistico perché i protocolli richiederanno di ulteriori perfezionamenti, ma le prove potrebbero comunque iniziare già nella prossima stagione, in competizioni come le FA Cup inglese.
Dopo ben 54 anni, dall’avvento dei cartellini gialli e rossi alla Coppa del Mondo di Messico 1970, il calcio subirebbe una clamorosa rivoluzione con l’avvento di un terzo cartellino.
“Le aree che abbiamo esaminato sono quelle relative alle proteste – ha rivelato Mark Bullingham, amministratore delegato della Football Association inglese – ma abbiamo parlato anche di altri ambiti, come i falli tattici.
Penso che la frustrazione dei tifosi che guardano le partite quando vedono rovinato un contropiede promettente, e la questione se un cartellino giallo sia sufficiente, ci ha portato a considerare che anche questo aspetto dovrebbe essere incluso nel protocollo“.