La seconda giornata della Liga si è conclusa con la partita tra Real Sociedad e Real Madrid, che ha segnato l’esordio in campionato per la squadra di Sergio Ramos e co.
Zidane si presenta in terra basca con un 4-2-3-1 in cui alle spalle di Benzema c’è il terzetto formato da Rodrygo, Odegaard e Vinicius.
I baschi utilizzano lo stesso sistema di gioco, con Isak centravanti supportato da Muguruza, Oyarzabal e Portu.
Le merengeus provano sin dal primo minuto ad imporre il proprio gioco portando il possesso palla fino ad un massimo del 72% nel primo quarto d’ora di gara senza però riuscire mai ad essere veramente pericolose.
Dopo circa mezz’ora di gioco e dopo un consulto al VAR, l’arbitro Munuera decide di non assegnare un penalty alla squadra di Zidane dopo un tocco di mano sospetto in area di rigore della Real Sociedad.
Sul finale di frazione, Courtois deve superarsi su un tentativo di Isak che prova a piazzare sul palo lontano trovando però l’ottima risposta dell’estremo difensore avversario.
All’inizio del secondo tempo, Munguruza ha di nuovo un’ottima occasione per portare in vantaggio i padroni di casa ma la sua girata dall’interno dell’area di rigore termina al lato di poco.
Da questo momento in poi la gara diventa a senso unico, con gli ospiti che provano a superare il muro basco andando però vicini al gol soltanto per due volte.
La prima con un tiro di Carvajal ben parato da Remiro, la seconda con Benzema che trova però ancora l’attenta risposta del portiere della Real Sociedad.
Nonostante la grande partita di Toni Kroos, il Real non trova mai lo spunto vincente e se nella passata stagione c’erano i gol di Sergio Ramos o Benzema a togliere le castagne dal fuoco, stasera la necessità dell’acquisto di un centravanti che sappia essere decisivo nelle file dei blancos è parsa molto più che evidente.
Dalla prossima settimana, con il ritorno in campo del Barcelona, comincerà il dualismo con i blaugrana .
Forse, la presenza in campo in contemporanea degli storici rivali potrebbe dare nuovi stimoli al Real che stasera è parso un po’ giù di corda con dei meccanismi ancora da oliare.