Esonero Pioli, la decisione e presa e il sostituto pure: da luglio a Milanello
L’eliminazione dalla Europa League ha fatto infuriare Gerry Cardinale. Zlatan Ibrahimovic ha scelto il successore di Pioli.
Un lustro di te e di me. Più o meno. La doppia sconfitta contro la Roma, l’eliminazione ai quarti di finale di Europa League spegne chiude il capitolo glorioso di Stefano Pioli alla guida del Milan. Una storia che resterà nella memoria, ma senza futuro.
Sia chiaro, sarebbe delittuoso addossare tutte le colpe del flop europeo all’allenatore. È stato un Milan piatto, abulico, senza stelle, perché giocatori come Leao e Theo Hernandez non si sono mai accesi, a prescindere dalle strategie tattiche di Daniele De Rossi.
Francamente Stefano Pioli le ha provate tutte, ha martellato sull’esigenza di crescere in attenzione difensiva e agonismo, preparando un nuovo assetto tattico, naufragato sotto il diluvio dell’Olimpico, quando Mancini e Dybala hanno chiuso anzitempo i giochi in chiave qualificazione.
È probabilmente un Milan giunto al capolinea, ben al di là delle colpe di Pioli. È un ciclo arrivato fisiologicamente alla fine, senza un unico colpevole. Così dopo la sfuriata di Gerry Cardinale deluso per ciò che poteva essere e non è stato, ora tocca a Zlatan Ibrahimovic indicare la strada per una nuova guida tecnica.
Il toto-allenatore
Antonio Conte c’è sempre nei pensieri della dirigenza rossonera, nonostante l’allenatore salentino sia l’oggetto del desiderio del Napoli, soprattutto il chiodo fisso di Aurelio De Laurentiis, il presidente che sceglie di persona gli allenatori.
Dalla Germania è rimbalzata la voce di un interesse per Marco Rose del Lipsia, profilo importante ma ha ancora un anno di contratto con la galassia Redbull. L’ex Dortmund potrebbe essere un profilo da monitorare, a differenza di Sarri e Graham Potter. Ad oggi l’indiziato numero uno è allenatore che da tempo gravita sopra Milanello.
Nuovo ciclo
L’erede di Stefano Pioli dovrebbe, condizionale sempre d’obbligo, essere Julen Lopetegui, già contattato in due momenti differenti nelle scorse settimane. Lo spagnolo è reduce da un’esperienza tutt’altro che positiva in Inghilterra al Wolverhampton, lì però c’erano problemi economici alla base del flop.
Lopetegui al Milan lavorerebbe sul 4-3-3 e in questo caso troverebbe il giusto materiale in rosa. I dubbi sull’ex commissario tecnico della Spagna che ha fatto molto bene al Siviglia, è il suo passato con Real Madrid e Porto, tutt’altro che da ricordare. Attenzione poi al Manchester United, che sta pensando a Lopetegui per l’ennesima rivoluzione.