Il responsabile della comunicazione del Frosinone Calcio Massimiliano Martino parla e presenta il suo nuovo libro in esclusiva a Calcio in Pillole.
Fresco di pubblicazione del suo nuovo libro, intitolato “Il talento incontra l’occasione”, Massimiliano Martino ha parlato ai nostri microfoni per presentarlo e parlarci del suo lavoro al Frosinone Calcio. Tanti i temi toccati, dal talento di Fabio Grosso, fino a Xenia, nuotatrice paralimpica.
“Ho la fortuna di fare un mestiere che mi appaga. Fare il responsabile della comunicazione al Frosinone mi toglie tanto tempo ma mi piace tanto, ormai è la mia professione da tanti anni. Qui è una realtà fantastica. La mia aspirazione è quella di continuare a fare questo di mestiere”.
Sul libro: “Questa è una passione che ho fin da piccolo. Scrivevo ma non pubblicavo. Ho conosciuto delle storie e delle persone bellissime, e tutte avevano un comune denominatore: ovvero erano ragazzi talentuosi che però nel corso della loro carriera avevano incontrato un’occasione per esprimere il proprio talento. Ho raccolto otto testimonianze e le ho raccontate all’interno del libro. Da qui nasce l’idea. L’aspirazione è quella di andare bene nelle vendite, ma non è la funzione principale. Io voglio raccontare queste storie, perché ci sono racconti di persone che hanno fatto tanti sacrifici e fatto la gavetta”.
Cosa ti ha fatto scegliere le diverse storie che hai trattato nel libro? “Le storie che ho scelto mi hanno emozionato: le segnavo sul mio quaderno e poi le ho raccontate. Tutte hanno lasciato in me qualcosa di importante. Giorgio Minisini ha sempre parlato della sua storia e del suo percorso. Il nuovo artistico è prettamente femminile, ma lui l’ha fatto al maschile. Il pregiudizio c’era sin da ragazzino, ma il suo talento ha fatto sì che diventasse la sua professione. Grosso lo conosciamo tutti, dal rigore al Mondiale, in quella competizione gli riusciva tutto e ha sfruttato tutte le sue occasioni per sprigionare quello che era il suo talento. Queste sono le storie che mi hanno appassionato, ma in realtà mi hanno appassionato tutte, da quelle più famose di Zoff e di Di Marzio o Stefano Pantano. Anche la storia di Xenia mi ha colpito tanto. Lei è un’atleta paralimpica e ha avuto una vita difficile. Sono storie belle e che invito davvero a leggere perché fanno pensare tanto”.
Le storie “del cuore”: “Sono partito da loro, da queste storie, che sono le prime messe e che hanno fatto da apripista al libro. Penso magari a Repice o a Sellari, fino a Bucciantini, che mi ha dato l’opportunità di parlare con lui. Anche loro hanno una storia particolare e sono professionisti che hanno sfondato nel proprio settore”.