ESCLUSIVA – Fabio Caressa: “Vorrei Scamacca titolare! Conte-Napoli, Antonio non ha nulla da imparare in questo aspetto”
Durante la prima giornata della prima edizione del Festival della Serie A è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Fabio Caressa, ex direttore di Sky Sport e telecronista della nazionale
Tra i tanti temi toccati da Caressa abbiamo la nazionale, il nuovo Napoli che verrà e un commento sulla situazione degli allenatori italiani nel mondo. Il noto telecronista di Sky Sport si è dedicato totalmente ad un’intervista che ha toccato tanti temi. Dall’ipotesi del centravanti della nazionale secondo Caressa agli incastri dei numeri nove in Serie A in ottica calciomercato. Fabio Caressa è stato intervistato da Luca Paglioni poco prima dell’esposizione del suo talk “Legendary Coach” tenutosi al teatro Regio di Parma.
L’intervista completa a Fabio Caressa
Manca una settimana all’inizio degli europei, come vede Caressa la nazionale rispetto alla scorsa edizione?
“Siamo una squadra in crescita, Mancini aveva avuto sicuramente più tempo per creare la squadra rispetto ai 10 mesi che ha avuto Luciano Spalletti però credo che questi giorni saranno molto importanti. Delle cose si sono già viste, altre devono migliorare: le cose già viste sono la riaggressione alta e il pressing che funzionano, il riallineamento della squadra quando viene saltato il primo pressing; funziona meno al momento il possesso palla e bisogna sperare di riprendere la palla alta per arrivare presto in porta. In questi giorni sarà molto importante che si riesca a consolidare il gruppo“.
Quanto è fondamentale Barella per questo gruppo? Frattesi può essere il suo sostituto ottimale?
“Sicuramente è fondamentale, ma secondo me se non gioca Barella gioca Folorunsho, perché credo che abbia delle caratteristiche che non ci sono nella squadra. Credo che con lui giocheremmo a 5, si butta dentro ed ha un buon tiro da fuori e secondo me è un’alternativa che Spalletti sta tenendo molto viva. Sento che molti allenatori in giro stanno parlando di Folorunsho. Frattesi è devastante soprattutto a partita iniziata“.
In ottica della riaggressione alta di cui parlava poco fa, vede meglio Raspadori, Scamacca o Retegui come numero 9 titolare?
“Vedo meglio Scamacca, ha dimostrato in questa seconda parte di stagione di essere superiore agli altri due. Credo che Spalletti gli stia chiedendo proprio questo. Ha facilità di tiro e altre caratteristiche che secondo me in un torneo breve possono essere decisive, per questo preferirei vedere Scamacca”.
Abbiamo ascoltato oggi la prima conferenza stampa ufficiale di Antonio Conte dopo la firma con il Napoli, come vede il Napoli in vista della prossima stagione al netto di non avere coppe europee?
“Vediamo il mercato ma il Napoli rientra subito tra i favoriti con Antonio. Credo che De Laurentiis abbia meditato a lungo prima di prendere Conte e credo abbia visto in lui una grande voglia di riprendere ad alti livelli. De Laurentiis cercava qualcuno che avesse ‘fame’ e Antonio da questo punto di vista non deve imparare niente da nessuno. Conte è attentissimo ai particolari e credo che la squadra sia già buona; serve qualcosa dietro secondo me, ma credo che il Napoli riacquisisce grandi potenzialità per fare benissimo”.
Parliamo degli allenatori italiani in questo periodo storico, che momento è? Gasperini, Italiano e Ancelotti e tanti altri stanno stupendo
“Parlerei dei singoli piuttosto che degli allenatori italiani in generale, c’è anche Farioli che ora diventerà allenatore dell’Ajax; Gasperini è quello che ha cambiato più cose negli ultimi anni, ha tracciato un solco e poi molti lo hanno seguito. Ora deve fare un salto di qualità importantissimo, deve portarla a lottare per il campionato e a fare una buona Champions League, anche se non è affatto scontato. Io credo sia sulla strada giusta, ha fatto meglio di anno in anno e penso rimarrà a questo livello. Gasp lo adoro, penso sia veramente un allenatore strepitoso”.
“Italiano ha fatto molto bene e secondo me si è preso una responsabilità non da poco perché il Bologna l’anno prossimo con il doppio impegno deve stare molto attento. La scelta è giusta, lui l’ha già fatto con la Fiorentina e sa come comportarsi. Ancelotti credo passerà alla storia come l’allenatore più vincente di tutti i tempi, non c’è altro da dire. Parliamo di un maestro, non solo di tattica come se parlassimo di scacchi: l’allenatore innanzitutto deve essere un gestore e lui è il più grande gestore di uomini che ci sia mai stato. I risultati che porta a casa lo dimostrano pienamente”.
Ha parlato di fame: Lukaku al Napoli e Zirkzee al Milan sono due ipotesi di mercato di questi giorni. Sono i due numeri 9 giusti per sostituire Osimhen e Giroud?
“Lukaku ha fatto il miglior anno della stagione con Antonio Conte, quindi se Antonio lo chiede evidentemente vuole che faccia lo stesso e non ho dubbi che possa farlo. Zirkzee è un ottimo giocatore ma è un nove particolare. Non è un nove che spacca le reti per adesso. Secondo me per essere l’attaccante di una squadra come il Milan impegnata in Champions League qualche gol in più lo deve fare. Zirkzee è un giocatore con delle qualità tecniche pazzesche“.
La Roma rimane con Abraham e Dybala. Come giudica l’operato di De Rossi? Chi può essere l’attaccante giusto per la Roma nella prossima stagione?
“Per capire chi bisognerà capire che potenzialità economiche hai. Devi andare su un giovane, la Roma credo sia ormai orientata su quello. Abraham bisogna aspettare per giudicarlo, chi rientra da un infortunio così lungo è ovvio che può avere delle difficoltà. Io tendenzialmente proverei a prendere un ragazzo fortissimo, molto giovane e proverei con Abraham. Se vai sul mercato con pochi soldi rischi di prendere dei giocatori che arrivano in condizioni atletiche difficili o che non sono dei crack. Bisogna vedere anche le idee del direttore sportivo, ma io ho grande fiducia in De Rossi che ha dimostrato di essere un ottimo allenatore e non un dogmatico“.