Esame farsa Suarez: inchiesta di Monza conclusa con sette condanne
L’inchiesta aperta a Monza sull’esame farsa di Suarez si è conclusa con sette condanne e due assoluzioni. Il giocatore uruguayano, che nell’ultima partita al Wanda Metropolitano ha salutato in lacrime i tifosi dell’Atletico Madrid, aveva sostenuto l’esame di lingua italiana (B1) all’Università per Stranieri di Perugia per ottenere la cittadinanza italiana ed essere tesserato come giocatore comunitario dalla Juventus. Nell’estate del 2020 il giocatore si sottopose all’esame che, come riportano i documenti ufficiali, durò pochi minuti prima di essere promosso. Poi l’affare con i bianconeri non andò in porto e il giocatore si trasferì all’Atletico Madrid.
Esame farsa Suarez: l’inchiesta di Monza
Ecco quanto riportato dal sito Ansa sulle condanne emerse al termine dell’inchiesta di Monza.
“Per nove imputati a vario titolo di corruzione e falso ideologico la Procura di Monza aveva chiesto fino a 6 anni di condanna nel processo in abbreviato e il gup ha emesso sette condanne e due assoluzioni.
I fatti contestati risalgono al periodo luglio-novembre 2018, quando furono organizzate tre prove di esame nella sede di una coop di Seregno (Monza-Brianza).
La condanna più alta, 4 anni e 8 mesi, a un trentenne legale rappresentante della cooperativa sociale di Seregno – convenzionata con un centro studi di Roccadaspide (Salerno), a sua volta convenzionato con l’Università per stranieri di Perugia – abilitata a svolgere esami di lingua italiana di livello A2 e di rilasciare la certificazione.
Condanne da 2 anni e 8 mesi a 6 mesi, sono andate a due esaminatori – una 42enne del Salernitano e un coetaneo residente a Milano – e a stranieri accusati di essere stati intermediari nel trovare altri stranieri interessati alla certificazione falsa”.