Eriksen regista: opera di salvataggio o ultima occasione per venderlo?
Ieri, in Coppa Italia contro la Fiorentina, Antonio Conte ha dato a Christian Eriksen una chance da titolare: il danese ha giocato però da vertice basso in un centrocampo a 3, sostituendo Brozovic che è di fatto il regista della compagine nerazzurra.
L’esperimento di Conte
Non era la prima volta che Eriksen si cimentasse in una posizione del genere, ma sicuramente le difficoltà erano diverse rispetto a quelle merse in Premier League e in Eredivise: in Italia il calcio è molto più tattico e duro e in cabina di regia non può esserci un profilo eccelso solo tecnicamente.
All’ombra del Franchi Eriksen ha dimostra di essere qualitativamente sopra la norma, ma si è anche rivelato un vertice basso con diverse lacune in fase di non possesso. Con lui è difficile recuperare il pallone, visto che in pratica resta fermo aspettando che gli venga passato. In fase di costruzione invece si mette a disposizione della squadra, abbassandosi quasi sulla linea dei difensori per far partire l’azione. Il danese rischia anche giocate complicate, seppur si trovi dinanzi alla propria area di rigore e non sulla trequarti.
Le sue statistiche parlando chiaro e narrano di una prestazione tutto sommato positiva, con diverse giocate ben riuscite ma con qualche pallone perso di troppo. Offensivamente parlando l’ex Tottenham ha creato due occasioni (una ha portato al rigore segnato da Vidal) e collezionato 4 passaggi chiave, riuscendo a toccare il pallone per ben 98 volte. Su 80 passaggi effettuati 65 sono andati a buon fine, più dell’80%. Un ottimo dato che si scontra però con i possessi persi, ben 22: un po’ alto come numero che però attesa come il ragazzo non si accontenti di fare la giocata semplice. Eriksen vuole assumersi la responsabilità di giocare palloni che scottano anche in una porzione di campo non propriamente sua e si è messo a disposizione.
Eriksen regista: il motivo
Per questo motivo l’esperimento di Conte è andato a buon fine, ma il motivo di ciò è ancora dubbio. La sensazione è che il tecnico nerazzurro stia provando a tutti costi a trovare una soluzione per concedere al danese maggiore continuità, attirando magari l’attenzione di possibili squadre interessate e pronte a prenderlo a fine stagione.
Cederlo in questa sessione di mercato sta diventando una vera e propria impresa, specie se non si vuole svenderlo a prezzo di saldo. Naturalmente però non è da escludere anche l’opzione di un rilancio: in questa posizione Eriksen potrebbe ritrovare lo smalto perduto e convincere Conte ad utilizzarlo per il bene della squadra e non per favorire la sua cessione.