La speranza è ovviamente quella di non ripiombare nell’emergenza sanitaria dello scorso marzo, ma è importante farsi trovare preparati. Anche all’evenienza, per quanto remota, di un nuovo stop dei campionati. Con regole precise ed a prova di ricorsi e polemiche.
Come quelle stilate dalla federcalcio olandese in caso di interruzione della Eredivisie, che nel 2020 non ha assegnato il titolo.
In sostanza, si prefigurano tre ipotetici scenari, ognuno dei quali con conseguenze diverse.
Nel primo, sono state disputate meno del 50% delle partite: sospensione totale, titolo non assegnato, nessuna retrocessione e nessuna promozione, nessuna squadra qualificata alle coppe europee.
Nel secondo, sono state giocate tra il 50% e l’85% delle partite: Non si assegna il titolo, neanche in questo caso, così come non sono previste retrocessioni e promozioni, a meno che non ci sia già la certezze matematica.
Capitolo a parte per i posti in Champions ed Europa League: vale la classifica espressa fino a quel momento.
Nel secondo, sono state disputate almeno l’85% delle partite: è a tutti gli effetti un campionato regolare.
La classifica determina il Campione d’Olanda, assegna i posti nelle Coppe Europee e decide le promozioni e le retrocessioni. Come in un campionato disputato regolarmente, in caso di arrivo a pari punti, finisce davanti chi vanta la miglior differenza reti.