Eppur si muove! Ghisolfi con il carrello della spesa al mercato | De Rossi e la piazza tornano a sorridere
Aspettando Chiesa, Ghisolfi chiude la sua prima trattativa da uomo mercato della Roma. È solo un punto di partenza per i giallorossi.
Lo stand by di Chiesa, che ha preso tempo per capire se il suo futuro deve essere davvero a forti tinte giallorosse, dopo che Roma e Juve sembrano essere quasi d’accordo per la cessione del Nazionale Azzurro, non può fermare Florent Ghisolfi.
Troppi gli acquisti da fare dopo le tante uscite, bisogna accorciare i tempi tecnici delle trattative, perché De Rossi ha iniziato la preparazione e la Roma ha bisogno di un bel po’ di rinforzi, in ogni parte del campo peraltro.
Buba Sangaré, talentuoso esterno destro del Levante, verrà utilizzato (è un classe 2007) principalmente dalla Primavera, non può essere considerato un rinforzo di mercato. Serve altro. Qualcosa di diverso, sia qualitativamente sia quantitativamente parlando.
Sembra proprio Ghisolfi l’abbia trovato. Bellanova del Torino resta l’oggetto del desiderio, anche se con la partenza di Buongiorno (destinazione Napoli), Cairo ci penserà due volte prima di cedere un giocatore ritrovato, nel giro dell’Italia d Spalletti. Sorloth del Villarreal un profilo che piace. Ma prima bisogna chiudere la trattativa.
È praticamente fatta
Da settimane si parla di Enzo Le Fée, centrocampista francese del Rennes, classe 2000, un mediano che serve come il pane a Daniele De Rossi, L’accordo con il giocatore era stato trovato da tempo, manca quello con il club bretone.
Venti milioni di euro non bastavano, così la Roma ha fatto uno sforzo in più prenderlo. Almeno quello sforzo lo ha fatto, così anche l’ultimo ostacolo è stato superato: al Rennes andranno 23 milioni di euro. A De Rossi un giocatore che deve riscattarsi dopo un’annata un po’ così. Un po’ come la Roma.
Un jolly da giocarsi
Le Fée nasce trequartista, poi al Lorient (per esigenze) agisce da mezz’ala fino ad arrivare nel cerchio di centrocampo, dove viene impiegato come mediano e regista. Buona visione di gioco e buoni piede. Un carattere forte, forgiato da una disgrazia: la morte del papà, suicida.
Un profilo che Daniele De Rossi ha seguito e per il quale si sarebbe speso per prenderlo. La società lo ha accontentato, a tutto il resto ci ha pensato Ghisolfi. Che tra l’altro conosce benissimo Le Fee, sin dai tempi del Lorient, quando Florent era vice di Mickael Landreau sulla panchina bretone. Due destini che si riuniscono. Avanti il prossimo.