Enzo Fernandez, un giovane “veterano” pronto a decidere la finale
La finale tra Argentina e Francia avrà tanti protagonisti, da Messi a Mbappé a Giroud e Di Maria, ma ce ne sarà uno che potrebbe spiccare a sorpresa: Enzo Fernandez. Il giovane centrocampista del Benfica è alla sua prima apparizione in un grande torneo internazionale con la maglia dell’Albiceleste. Nonostante ciò, l’ex gioiello del River Plate non ha avuto alcun timore reverenziale, prendendosi in mano le redini del centrocampo. Oggi è pronto a giocarsi la finale del Mondiale, ma lui è abituato alla pressioni.
Il percorso di Enzo Fernandez
Enzo Fernandez ha 21 anni, ma alle sue spalle ha già tanta esperienza. El Musico è cresciuto nel settore giovanile del River Plate, mettendosi in mostra come centrocampista totale con la maglia dei Millionarios. In Argentina, col River, ha vinto un titolo nazionale da protagonista e anche una una Recopa Sudamericana. In patria ha fatto anche un periodo in prestito con il Defensa y Justicia, nella quale ha vinto il primo storico titolo internazionale del Defensa, la Copa Sudamericana (l’Europa League d’oltreoceano), sotto la guida di un’altra leggenda del River, Hernan Crespo. Marcelo Gallardo lo ha fatto esordire in Copa Libertadores a marzo 2020 e da lì il suo percorso è sempre andato in ascesa. Quest’estate Enzo è arrivato in Europa, come il suo ex compagno Julian Alvarez. Anche qui Enzo non ha avuto bisogno di ambientarsi e si è preso il centrocampo del Benfica, regalando grandi prestazioni sia in Portogallo che in Champions. I lusitani lo hanno acquistato per 12 milioni di euro, ma adesso il suo prezzo è lievitato e su di lui ci sono già le attenzioni dei grandi club europei, come il Real Madrid.
La finale con l’Argentina
Oggi Enzo scenderà in campo nella sua prima finale con la maglia dell’Argentina. Ha iniziato il Mondiale dalla panchina, subentrando nelle due sfide iniziali con Arabia Saudita e Polonia. Il gol contro i polacchi ha convinto Scaloni a dargli una chance dal primo minuto ed El Musico non l’ha deluso. Davanti alla difesa, da volante, ha controllato il centrocampo ogni volta che è sceso in campo. Non ha avuto alcun problema contro giocatori del calibro di De Jong o Modric. Ha giocato sempre con il controllo del grande giocatore, con la calma di chi ha mille battaglie alle spalle e sa già esattamente cosa fare. Ha anche dimostrato la sua personalità segnando il rigore nella lotteria contro l’Olanda ai Quarti. Enzo ha dimostrato che la paura è un sentimento che non gli appartiene ed è pronto a mettere la sua impronta anche in finale, sotto gli occhi del mondo intero.