Empoli, Vicario: “Qui ambiente ideale per me, San Siro emozionante”
Il portiere dell’Empoli, Guglielmo Vicario, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport prima dell’impegno di questa sera a San Siro contro il Milan. Di seguito le sue parole.
Empoli, le parole di Vicario
“A 18 anni ero in D e qualche anno prima andavo a vedere l’Udinese di Di Natale, Sanchez e Domizzi”.
SULL’IDOLO: “Handanovic. Ho debuttato in Serie A in un Inter Cagliari a San Siro proprio contro di lui. Ho anche la sua maglia, ma prima della partita ho rotto le scatole una settimana ad Orlandoni per averla. Ne è valsa la pena. Ho una foto insieme con lui appesa in camera, di quando con l’Udinese andava in Champions League”.
SULLA PARATA SU PORTANOVA: “Istinto puro. Ho sempre amato tuffarmi da una parte all’altra, il portiere l’ho sentita sin da subito come una vocazione. Ora punto a migliorarmi ancora”.
SULLA MIGLIOR PARTITA: “Quella su Chiesa all’Allianz perché poi abbiamo anche vinto”.
SU SAN SIRO: “Un’emozione unica tornare dove ho debuttato. Vogliamo tornare a vincere perché nel 2022 non sono ancora arrivati i tre punti”.
SU ANDREAZZOLI: “E’ fondamentale per la mia crescita. Sa trasmetterti tutto, con lui ho imparato a costruire dal basso”.
SULL’EMPOLI: “Il segreto è il lavoro maniacale e la grande disponibilità. Qui puoi anche sbagliare e nessuno ti dirà mai nulla. Non a casa da Monteboro stanno uscendo tanti giovani forti”.
SU INZAGHI: “Molto importante per me. Ci sentiamo ancora. Mi massacrava tanto sui rigori ai tempi del Venezia. In ogni rifinitura mi sfidava. Serie da cinque e se ne avessi parato almeno uno avevo un premio, Mi ha messo in difficoltà. Pippo è precisissimo. Vinceva lui il più delle volte, ma quando vincevo io quanto rosicava. I rigoristi del Milan li ho studiati tutti”.
SULLA NAZIONALE: “Penso all’Empoli poi chissà”.