Empoli, Pinamonti: “Obiettivo? Andare con l’Italia ai prossimi Mondiali”

Empoli, Pinamonti: “Obiettivo? Andare con l’Italia ai prossimi Mondiali”

(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

L’attaccante dell’Empoli Andrea Pinamonti ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Dazn durante il programma denominato Dazn Talks. Il talento classe 1999 di proprietà dell’Inter ha parlato della sua esperienza in prestito agli azzurri che sta vivendo nel corso di questa stagione: “Mi sto divertendo molto, la scelta di Empoli penso sia stata la migliore di anni. Sono molto felice”

Empoli, Pinamonti si gode il presente ma sogna la nazionale 

Queste le parole del centravanti sull’allenatore toscano Andreazzoli: “Il rapporto con l’allenatore, se non è fondamentale, racconta parte del percorso del giocatore. Quest’anno Andreazzoli mi aveva chiamato, dopo Genova voleva lavorare di nuovo con me. Sentire la fiducia da parte del mister e della società è stato fondamentale per poi prendere la scelta di venire a Empoli. Lo farei altre mille volte. Umanamente è una delle migliori persone conosciute nel mondo del calcio. C’è sempre un clima sereno. Di conseguenza c’è tanto divertimento da parte del gruppo, personalmente posso dire qualcosa in più dopo il percorso al Genoa. Avevo qualcosa in più”.

Sul suo idolo Zlatan Ibrahimovic: “Il mio idolo è sempre stato Ibrahimovic. Mi è capitato la prima volta di giocarci contro, in Milan-Genoa: sono emozioni. Tante volte si dice di tornare indietro col tempo, le prime magliette… la prima era quella di Ibra, proprio all’Inter. L’ho visto e mi ha fatto un effetto particolare. Vedevo Ibra e pensavo a queste cose qui. A fine partita? L’avevo salutato, ma avevamo vinto noi ed era molto incazzato. Sempre meglio evitare certi momenti… abbiamo lo stesso procuratore, l’ho conosciuto e più volte ci ho parlato. Una bella persona. La maglia gliel’ho già chiesta, sì!”.

Empoli Pinamonti
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Sull’esperienza all’Inter: “Tante volte mi dicono che è stato un anno perso, ma sono cresciuto molto. Sapevo che avrei trovato poco spazio, in attacco erano molto messi bene. Sapevo di trovare poco spazio, ma ho fatto questa scelta perché allenato da Conte, sapevo di poter imparare tanto. Sarebbe stata una tappa importante. Non ho perso un anno, ho imparato tanto da mister e compagni”. 

Sulla nazionale italiana e se la porterà lui ai Mondiali del 2026: “Potrebbe essere un obiettivo. Riuscire ad arrivare in Nazionale, fare competizioni importanti. La maglia azzurra? Posso dire di aver fatto tante partite con le nazionali giovanili. Ed è qualcosa di diverso. Hai un gruppo di ragazzi con altre esperienze, devi fare subito gruppo. Ho vissuto l’Europeo U19 e il Mondiale U20, l’obiettivo ora è la nazionale maggiore per i prossimi europei e mondiali”.