Alle 12:30 di oggi è andato in scena il lunch match della domenica di Serie A, valido per la 5a giornata di campionato, tra l’Empoli del nuovo allenatore Andreazzoli e l’Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri hanno trionfato per 1-0 grazie ad un colpo da fuoriclasse assoluto di Federico Dimarco, che è riuscito a bucare Berisha dopo vari tentativi nel corso dei 90′, ma la squadra toscana ha disputato una partita discreta e ha mostrato tanta voglia di rimettere le mani sulla propria stagione, iniziata nel peggiore dei modi con 5 sconfitte su 5 gare e neanche un gol segnato finora.
Per analizzare la prestazione dei suoi e commentare il risultato, Aurelio Andreazzoli si è presentato davanti ai microfoni di DAZN dove ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla partita appena terminata. Di seguito le sue parole.
“Ai ragazzi ho detto che la nostra partita l’abbiamo vinta, ci eravamo posti un obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Ci siamo confrontati bene con una squadra che è in grado di metterti in difficoltà in qualsiasi momento per qualità e caratteristiche. Siamo riusciti negli ultimi 20 minuti a mettere in difficoltà l’Inter, è stata una reazione che pretendo dai miei calciatori, ma non avevo dubbi che sarebbe stato così”.
“Dobbiamo mettere alle spalle le prime quattro partite, abbiamo ricominciato un percorso in maniera soddisfacente e io sono soddisfatto di quello che i ragazzi hanno mostrato in campo. La felicità di giocare e di fare questo lavoro deve essere primaria, i giocatori non devono avere paura. Empoli diversa? Non possiamo basarci sui singoli, quindi la squadra deve lavorare insieme per mettere in condizione tutti di appoggiarsi al gioco, creando un’identità, come abbiamo fatto oggi. Se sarò capace di dare quest’impronta allora l’Empoli potrà guardare al futuro con positività”.
“Shpendi? Ha fatto troppo rispetto a quello che gli avevo chiesto, ho dovuto richiamarlo per farmi capire di più. Il suo compito era quello di marcare Acerbi, ma lui ha fatto troppe cose in campo, è stato molto bravo e mi aspettavo giocasse questo tipo di partita”.