Empoli-Hellas Verona, Tudor: “Affrontiamo un avversario complicato”

Tudor

(Photo by Giuseppe Cottini/Getty Images)

Giornata di conferenza stampa per il tecnico dell’Hellas Verona Igor Tudor. Gli scaligeri, domenica alle 15:00, affronteranno l’Empoli in trasferta. La gara contro i toscani sarà valida per la 30ª giornata di Serie A. In vista della gara contro gli uomini guidati da Aurelio Andreazzoli, in conferenza stampa ha parlato l’allenatore dell’Hellas Verona Tudor. Ecco le sue dichiarazioni riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

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(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Hellas Verona, le dichiarazioni di Tudor

“C’è da inventarsi qualcosa, abbiamo recuperato pochi elementi. È una situazione un po’ particolare: siamo arrivati ad un momento un po’ di emergenza. Va accettato e la partita va preparata senza scuse. Il mio modo di vedere lo sport sin da quando giocavo è che nei momenti difficili bisogna dare di più, bisogna tirare fuori qualcosa di diverso, perché la fortuna che ho avuto a giocare con i più forti, come Zidane, mi ha fatto capire che si esaltavano nelle problematiche. Un atleta è sempre un atleta, il modo di vivere il calcio a tutti i livelli deve essere questo. Penso di allenare giocatori forti, e i giocatori forti devono ragionare così”.

“Domenica avremo una bella formazione, faremo la nostra partita, contro un avversario forte e con un’identità precisa. Sarà difficile: l’Empoli gioca allo stesso modo con tutti, nella maniera giusta”.

“Non so se siamo la sorpresa della stagione, non sta a me dirlo. Io alleno, provo a ottenere sempre il massimo dai giocatori, poi nel calcio ci sono le opinioni, che stanno ad altri. So come nel calcio oggi ci sei e magari domani no: bisogna stare sempre sul pezzo, perché lo sport è così. Basta poco, ed è un ‘mondo’ che non sempre condivido. Nel calcio non c’è bianco o nero, forte o scarso. C’è un mondo di opinionisti, e uno sport pratico: bisogna sempre ragionare col ‘grigio’, a metà tra bianco e nero”.

“Abbiamo fatto cose importanti, probabilmente è la mia miglior stagione da allenatore. Anche in questo c’è una valutazione un po’ superficiale: a Udine ho avuto la stessa media punti che ho qua. Per fare paragoni bisogna sapere le cose, e a volte non è facile. Non voglio fare commenti sul mio lavoro, non credo sia giusto”.

“Mi è dispiaciuto non dare spazio a Hongla perché gli altri facevano bene, ora sono felice di farlo giocare. Nel calcio può cambiare tutto velocemente, se fa una grande gara perché non lo dovrei confermare la settimana successiva? Come dice Vialli, dipende tutto da come la vedi te: anche un problema può essere un’opportunità”.