Empoli-Cremonese, Zanetti: “Abbiamo curato i dettagli”
Il tecnico dell’Empoli, Paolo Zanetti, ha commentato a DAZN il match contro la Cremonese, valido per la 15a giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW.
Empoli-Cremonese, le parole di Zanetti nel post partita
Sulla decisività dei cambi
“La bravura degli allenatori passa dai giocatori. Mi servivano caratteristiche diverse da Lammers ed è stato poi bravo Cambiaghi, che sta facendo esperienza qui da noi, l’anno scorso era in B e oggi è stato decisivo. Bravo lui”.
Come ha caricato Cambiaghi?
“Gli ho dato due indicazioni tattiche e gli ho detto di divertirsi, nulla di più. I ragazzi devono fare tutto quello che sanno fare, lui sa spaccare la partita e già altre volte è andato vicino ad essere decisivo, oggi ci è riuscito”.
Vede un Empoli in crescita?
“Vedo un Empoli che sa calarsi in differenti tipi di partite. La Cremonese è una squadra che sta mettendo in difficoltà tutti e sapevamo che sarebbe venuta qui a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Dovevamo riuscire a star dentro un tipo di partita molto difficile, se non si ha cuore, se non si ha carattere e non si curano i dettagli non si riescono a vincere queste partite. Invece ce l’abbiamo fatta: è una vittoria importante”.
Dove può migliorare l’Empoli?
“Fino a ieri avrei risposto sulla concretezza offensiva, perché abbiamo segnato relativamente poco facendo molti punti. Questi mesi ci aiuteranno a preparare un paio di situazioni, ad essere più cattivi nell’attaccare l’area perché in questa categoria c’è bisogno anche di numeri importanti davanti”.
C’è una gara di quelle già giocate che rigiocherebbe?
“Abbiamo dato tutto tante partite, ci sono delle partite in cui abbiamo lasciato dei punti, come a Torino o col Milan: lì sarebbero stati 4 punti che oggi peserebbero moltissimo in una classifica già importante”.
Qual è il programma per questa lunga sosta?
“Ora si va in vacanza una decina di giorni, si stacca la spina, poi si ritorna e si fa un’altra preparazione”.
E Zanetti come festeggia?
“Vado a dormire perché sono stanco morto (ride, ndr)”.