Serie A

Empoli, Corsi: “L’Italia deve puntare sui giovani”

Il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, ha parlato della situazione dei settori giovanili e dei problemi dell’Italia calcistica ai microfoni di CalcioNapoli24.it. Ecco le sue parole, riportate da Calciomercato.com.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Empoli, le parole di Corsi

Sui giovani
“I giovani italiani non giocano neanche in Serie B, ha ragione Nicolato quando se ne lamenta, mentre all’estero hanno una concezione totalmente diversa e valorizzano il loro patrimonio. Ci sono tanti ragazzi italiani che hanno grandi capacità, qualcuno che può anche giocare a grandi livelli. Ma bisogna puntarci. Noi abbiamo puntato anche su giocatori dalla Serie C, come successo con Di Lorenzo che arrivò dal Matera oppure con Parisi che ieri era in Under 21. Noi abbiamo questa funzione, ma sarebbe bello che lo facessero anche gli altri club. In Nazionale gli attaccanti più pericolosi sono quelli del Sassuolo, che non hanno esperienza internazionale”.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Su Parisi e Aslani
“Credo che il percorso sia quello di portarlo ad una maglia più importante di quella dell’Empoli, ma deve ancora completarsi. La nostra maglia è più leggera rispetto alle altre, ma è un ragazzo sfrontato che non avrebbe timore a giocare davanti a 50 mila tifosi. Napoli? Non ci penso al mercato perché abbiamo una partita importantissima, siamo concentrati sul campo e per preparare i ragazzi. Tra tre mesi poi si vedrà, sappiamo che i nostri giocatori sono accostati a club importanti ma poi vedranno anche gli agenti cosa fare. Napoli su Asslani? Non lo direi neanche se fosse vero (ride, ndr). Posso solo dire che deve restare concentrato, ma Reja ci ha chiamato perché ha visto questo ragazzo e si è stupito nel vederlo insieme agli altri”.

Sul calcio giovanile
“Non so perché in Italia c’è questa politica, noi ad Empoli siamo tutti uniti per perseguire lo stesso obiettivo. Aumentare gli extracomunitari è un’assurdità, ho già detto in Lega che è una cosa che non esiste. Non so quale possa essere la soluzione, ma è una questione che deve essere affrontata”.

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Published by
Francesco Lionetti