Empoli, Andreazzoli: “Punto sull’intensità, altri pensano alle sceneggiate…”
Domani, alle 14:30, si gioca Empoli-Sassuolo per la 21ª giornata del campionato di Serie A. A margine della sfida, ha parlato il tecnico dei toscani Aurelio Andreazzoli. Ecco quanto dichiarato.
Dopo pochi giorni l’Empoli torna in campo, la gara non è facile contro un allenatore che vi conosce bene. Come sta la squadra?
“Sono rientrate le situazioni dei calciatori, abbiamo Luperto e Bandinelli squalificati, Romagnoli non è disponibile. Inoltre Parisi è infortunato. Il resto è in condizione ma considerando che abbiamo giocato poche ore fa. Abbiamo cercato di recuperare una condizione fisica buona, giochiamo contro una squadra attrezzata, brillante e redditizio”.
La prestazione di Stojanovic contro la Lazio è stata molto importante.
“Sono d’accordo, non era facile giocare contro tali individualità. E lì il livello era da uno contro uno, due terzini contro due ali. Sono stati bravi, ci hanno dato la possibilità di essere decisivi. Lo sappiamo da tempo, e hanno dei margini di miglioramento incredibili. Siamo sulla strada giusta, c’è molta volontà e vedo molti progressi, anche se solo parziali”.
Che ne pensa di Dionisi?
“Il ragazzo è interessante, lo ha dimostrato ampiamente. La squadra si esprime sempre bene, io faccio il tifo per lui perché faccio il tifo per i giovani e per chi dimostra. Lo rivedo volentieri domani e spero che finisca come all’andata”.
Esame importante dal punto di vista dell’intensità.
“Non c’è solo quello, c’è anche il gioco, ma puntare sull’intensità è una cosa che mi piace. Noi addetti ai lavori dovremmo andare in questa direzione, cercando di tenere il gioco più vivo possibile, aumentare il gioco effettivo. Noi tendiamo a questo, e anche a non fare sceneggiate. Ci sono squadre come ad esempio anche quella che abbiamo affrontato che ne fa un mantra, ma noi non facciamo così. Noi calcio italiano dobbiamo diventare un esempio, ci manca questo aspetto della battaglia e della continuità”.
La partita di domani mette a confronto due squadre giovani e che attuano un calcio molto propositivo. Cosa si aspetta sul lato puramente estetico?
“La natura delle due squadre va verso questa direzione, mi auguro che lo sia per chi viene a vedere. L’estetica è una componente importante, anche se i punti sono quelli che ti fanno salvare. L’estetica ti dà la possibilità di crescita, in qualsiasi campo. I calciatori sono nella stessa condizione e quindi quando una cosa la fai volentieri, la tendenza è migliorarsi sempre. Abbiamo l’obbligo di far migliorare i giovani e questo ci permette di farlo”.