Serie A

Empoli, Andreazzoli: “La squadra è stata sul pezzo, bella rimonta”

Aurelio Andreazzoli si presenta raggiante in sala stampa, al termine della vittoriosa trasferta contro il Sassuolo. Il tecnico dell’Empoli si è soffermato su alcuni importanti aspetti della gara: ecco le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb:

Che soddisfazione c’è per questa vittoria?
“Non avevamo mai trovato la vittoria in rimonta e questo vale molto perché quando senti una partita che ti sfugge tra le mani e fai di tutto per ribaltare la situazione. a squadra mi è piaciuta. Quando porti una gara a casa così è un motivo di esaltazione. E per chi ha il mio ruolo è una goduria vedere esultare i propri calciatori con quella felicità, la squadra è sempre stata sul pezzo. Bravissimi i subentrati dalla panchina, perché hanno dato un bell’impulso alla squadra, che aveva bisogno di energia e freschezza. Sono contento per il gol di Zurkowski e tutti quelli che hanno partecipato, il capitano ci ha dato una mano ad essere molto aggressivi sull’1-1, con la consapevolezza e la voglia di vincere. E averlo fatto è un gran premio”.

Cosa si prova ad avere gli stessi punti Verona e Juve?
“Il paragone con la Juve non ha senso, non c’entra nulla. Parlando dei nostri punti, è un buon bottino, che non ci deve far stare tranquilli ma ci deve dare soddisfazione, ci deve far capire che la nostra interpretazione ci porterà dove vogliamo arrivare”.

Ripartiresti col doppio trequartista?
“Conta molto l’interpretazione, non il sistema. A Salerno la gara ha detto che siamo stati produttivi con quel sistema ma non cambia molto. Di Francesco è uno che non si ferma mai e ha una partecipazione anche da trequartista”.

Chiederà di giocare sempre fuori casa?
“E’ un trend, è normale metterci attenzione, ma io non dico ai ragazzi di guardare gli spalti per riconoscere dove siamo. Parliamo della squadra avversaria, cercando di metterla in difficoltà. Io credo che sia un discorso di mentalità. Vai in campo per vincere, poi dipende dagli eventi e dagli episodi. Andiamo in campo per esprimere le nostre caratteristiche, con la consapevolezza che i risultati si possono fare ovunque. Gli avversari sono umani a Sassuolo, a Milano, dappertutto”.

Ranieri ha detto che vuole arrivare a 80 anni…
“Io no. A me piace stare tanto a casa. Amo Empoli perché sono a 100km da casa. Ieri sono tornato a casa, non mi pongo un limite così. Mi piace tanto stare in campo ma è un lavoro molto pesante. E’ già tre-quattro volte che dico che smetto ma poi l’Empoli mi ha tirato dentro e lo ringrazio, ma 80 anni…”.

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Published by
Francesco Lionetti