L’Editoriale – Un Napoli in versione europea domina anche con l’Eintracht

L’Editoriale – Un Napoli in versione europea domina anche con l’Eintracht

(Photo by DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images)

Il Napoli vince e convince anche in casa dell’Eintracht, con uno 0-2 che mette in cassaforte i quarti di finale, di seguito l’Editoriale per Calcio in Pillole.

L’Editoriale – Un Napoli in versione europea domina anche con l’Eintracht

Eintracht Napoli editoriale
(Photo by Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)

Che fosse una partita internazionale lo si evinceva dalla locandina, ma il campo ha saputo brillantemente confermarne l’entità. Un match aperto sin dai primi minuti, con le squadre che si fronteggiano colpo su colpo. I tedeschi danno sin da subito chiara dimostrazione della propria esuberanza fisica. La pressione dell’Eintracht infatti (pur innescandosi nella propria metà campo) ha il merito di chiudere le principali fonti di gioco degli azzurri.

Il Napoli fatica a sciogliersi. I segni del palcoscenico inconsueto sono evidenti, come anche le conseguenze di un campionato che mai ha saputo porre una avversaria dotata di tale aggressività. Il fraseggio degli azzurri fatica a concretizzarsi in passaggio chiave, denotando una sterilità alquanto insolita. Lobotka subisce molto le strette confidenze dei centrocampisti avversari, mentre Zielinski non trova lo spunto necessario a scardinare le strette maglie del Francoforte. I partenopei si ritrovano così privati proprio dei fattori determinanti per una fluidità di gioco, e di soluzioni offensive.

Ed è in queste occasioni, quando il gioco si fa duro, che entrano in partita… gli episodi. Una fiammata degli azzurri porta Lozano a colpire il palo, ed al fallo (evidente) da rigore sul nigeriano. Trapp però è un ottimo portiere, e si disimpegna in una gran parata disinnescando il penalty di Kvaratskhelia.

L’episodio però opera come una miccia, ed accende un match che si faceva complicato. Oltretutto rianima le velleità dei napoletani, che si riscoprono letali e soprattutto verticali. Il gol di Osimhen è il trionfo della ricerca della profondità, e di tutto quanto sembrava mancare nei primi quaranta minuti.

La condotta dell’Eintracht non risente del trascorrere dei minuti. Gli eccessi ne costituiscono (s)piacevole esemplificazione, come per il rosso di Kolo Muani. Tuttavia, il tempo è un alleato dei partenopei che favorisce il differenziale tecnico. Il fraseggio si fa godibile ed efficace, il dribbling ricercato e riuscito. È così che si aprono spazi ed occasioni per il Napoli. Ed è così che i partenopei si abbandonano all’estetismo puro del raddoppio. L’azione è un affresco di calcio contemporaneo, con l’esaltazione di ogni componente. Se è vero che il Francoforte è lì in quanto campione d’Europa, è altrettanto vero che il Napoli si ritrova in Germania perché dominatore del girone, e del proprio destino.

Ciò che resta della gara è una amministrazione consapevole dei campani, in assoluto controllo della gara.

L’Editoriale – Un Napoli in versione europea domina anche con l’Eintracht

Di Lorenzo
(Photo by DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images)

L’Eintracht avrà sorpreso soltanto chi approcciava alla gara con una latente visione Italiacentrica. I tedeschi sono forniti di ottimi elementi, al di là del rinomato Kolo Muani. Dell’intensità e aggressività si sapeva, i dubbi erano pochi per una squadra tedesca (sempre al massimo della condotta). Ha sorpreso l’organizzazione degli uomini di Glasner, che hanno saputo snaturarsi per impedire agli azzurri di sfruttare le caratteristiche migliori. Compattezza ed efficienza tattica che, seppur ‘poco tedesca’, si è rivelata abbastanza efficace.

Il problema, però, è il Napoli. Gli azzurri sono un brivido che si manifesta al primo tocco palla, e che si materializza come incubo con il passare dei minuti. Napoli è sinonimo di dominio, su tutti i campi, contro chiunque ed in qualsiasi circostanza. Perché i motivi di preoccupazione questa sera non mancavano. Ciononostante, la squadra di Spalletti dimostra di non soffrire il palcoscenico, e di saper giovare di un calcio che è identità. La sensazione è che di notti così, questo Napoli, saprà regalarcene di altre, molte altre…