Eden Hazard è la più grande delusione della storia recente del Real Madrid. Per l’attaccante belga classe ’91, trasferitosi dal Chelsea nell’estate 2019 per 150 milioni di euro, il bottino è davvero misero: in un anno e mezzo ha collezionato solamente 32 presenze ufficiali tra Liga, Supercoppa di Spagna e Champions League mettendo a segno due reti. Facendo un rapido rapporto tra prezzo del cartellino e rendimento in campo, è come se il club di Florentino Perez avesse speso 75 milioni di euro per ogni suo gol. Dov’è finito il fuoriclasse da circa 200 tra reti e assist in sette anni con il Chelsea?
Hazard ha dovuto fare i conti con la sfortuna dopo l’addio alla Premier League. Nell’agosto 2019 i primi problemi muscolari che ritardano il suo esordio con la camiseta blanca. Tra novembre 2019 e febbraio 2020 un problema al piede, seguito da una microfrattura al perone a due settimane dal suo rientro. Da luglio a ottobre 2020 subisce una grave ricaduta muscolare che gli permette di scendere in campo solamente tre volte. Gioca con il Borussia Moenchengladbach, ne fa due di fila e contrae il Coronavirus. Ma il peggio deve ancora venire: contro l’Alaves, il 28 novembre scorso, accusa un nuovo fastidio alla coscia destra. Il calvario si conclude il 30 dicembre 2020, tuttavia l’impressione è che Hazard necessiti di più tempo per tornare la stella che ha incantato con i Blues.
Se non fisico, ora il problema è puramente psicologico. Come affermato recentemente dal tecnico Zinedine Zidane: “Sinceramente bisogna fare un passo alla volta. Dobbiamo fare attenzione. Piano piano lui tornerà in squadra a giocare”. Il Real Madrid ha bisogno della sua qualità per tentare la disperata rincorsa al primo posto della Liga e trionfare in Champions League. Ma non solo: Hazard è una pedina fondamentale per il Belgio, che si prepara ad affrontare gli Europei. E non vorrebbe disputarli senza la sua punta di diamante.