Il Napoli di Luciano Spalletti è Campione d’Italia per la terza volta nella propria storia. Nel capoluogo campano l’attesa è finita. A distanza di 33 anni dall’ultima volta, gli Azzurri tornano a vincere lo Scudetto. La città è esplosa in una festa attesa praticamente una vita intera. Victor Osimhen, Khvicha Kvaratskhelia, Kim min-jae sono solo alcuni dei protagonisti della straordinaria cavalcata napoletana. Nomi questi che resteranno scolpiti in eterno sui muri e nei cuori dei tifosi del Napoli. Al comando di uno straordinario gruppo di giocatori vi è un uomo nato a Cartaldo in Toscana sessantaquattro anni fa.
Luciano Spalletti, per l’Italia pallonara e per tutti quelli che pensano che la vittoria sia l’unica cosa che conta, da oggi sarà considerato un vincente. Uno di quelli che ce l’ha fatta. Uno di quelli che è giusto celebrare. Ma Luciano Spalletti ha già vinto molto prima di oggi. Ha vinto nelle idee e tutte quelle volte in cui ha portato la squadra di turno allenata a raggiungere l’obiettivo prefissato. Udinese, Roma, Zenit San Pietroburgo e Inter sono solo alcune delle tappe della carriera del tecnico toscano. Una carriera fatta di conferenze stampa fiume, di parole dette, altre sussurrate e di fatti in campo, tanti fatti. Le sue squadre hanno sempre avuto un’identità ben precisa e riconoscibile. Praticamente tutte hanno giocato un calcio godibile ed attraente. Il suo Napoli è stato una goduria, per i propri tifosi e per tutti gli appassionati di calcio in generale. Gli azzurri non solo hanno vinto, ma lo hanno fatto scegliendo dalla prima giornata di campionato sino ad oggi da quale parte stare. Dalla parte del coraggio. Dalla parte della bellezza, stordente, con la quale hanno annichilito tutti gli avversari.
Luciano Spalletti a Napoli e nel Napoli ha semplicemente messo la famosa ciliegina sulla torta, riuscendo in un’impresa storica. In un calcio come quello italiano dove vincono praticamente sempre Juventus, Milan ed Inter, riuscire a conquistare uno Scudetto in una piazza diversa da quelle appena citate è un qualcosa di unico. Forse è addirittura troppo presto per comprendere la portata storica di quanto fatto dal tecnico toscano e dai suoi ragazzi.
Napoli è pazza di gioia, una gioia che si è riversata nelle strade in ogni angolo della città. Ci scusiamo con Paolo Sorrentino, genio napoletano indiscusso del cinema nazionale ed internazionale, ma questa volta a portare gioia ad un popolo intero…È stata la mano di Spalletti.