“È la fine di un ciclo”: Manchester City, rivoluzione totale | Guardiola e l’anno sabbatico

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City0- ansa - calcioinpillole.com
Pioggia di critiche sul Manchester City, eliminato nei playoff di Champions League. Sarà rivoluzione totale. Guardiola e l’anno sabbatico.
I meriti di un Real Madrid che s’è presentato al return match dei playoff di Champions con due pareggi e una sconfitta nelle ultime tre giornate di Liga, con un Mbappé elevato cubo, finiscono dove cominciato i demeriti di un Manchester City per certi versi imbarazzante.
Già nella sfida dell’Etihad, i Citizens di Guardiola avevano confermato tutti i problemi di una squadra a fine ciclo, avanti 2-1 all’85’ e sconfitta 3-2 complice due amnesie difensive. Al Bernabeu i quattro volte (di fila) campioni d’Inghilterra sono stati alla mercé dei Blancos, dall’inizio alla fine. Senza mai dare l’impressione di poter essere pericolosi.
Un’altra dura lezione per Pep Guardiola e il suo Manchester City, per la prima fuori dai quarti dopo sette stagioni. L’allenatore catalano è la prima volta in carriera che non arriva nemmeno agli ottavi in Champions League. La disastrosa esibizione del Bernabeu, la resa al cospetto del Real Madrid è stata mal digerita dalla stampa inglese.
Non ci sono andati per il sottile nella Terra d’Albione. “City umiliato” proclama il Times. “È scioccante pensare che solo due anni fa questa squadra vinceva il triplete – si legge sul Telegraph – con fondamenta che parevano destinate a durare: ora non sono crollate, si sono liquefatte”. Sono toni simili al resto della stampa inglese.
Pep ci mette la faccia
“Le cose non sono eterne, forse è la fine di un ciclo”. Pep Guardiola ci mette la faccia, si prende tutte le critiche piovutegli addosso nella peggior annata del Manchester City da quando è arrivato lui in panchina.
Ma quella frase non è passata inosservata. Che il Manchester City fosse al capolinea lo si era capito a ridosso di Natale, quando in Premier praticamente ci si gioca il campionato, nel momento topico della Premier League. Ma se quella fine di un ciclo fosse il suo di ciclo?

L’ipotesi che prende corpo
All’indomani della disfatta del Santiago Bernabeu, metabolizzata l’umiliante 3-1 del Real Madrid, con un passivo che poteva essere serenamente molto più ampio, prende corpo un’ipotesi fino a qualche mese fa impensabile. E se Guardiola, che ha appena rinnovato, lasciasse il Manchester City al termine della stagione?
“Non riesco a non pensare che abbia bisogno di un nuovo anno sabbatico” scrive l’editorialista Oliver Brown sempre sul Telegraph. “Di tutti gli orrori del City in questa stagione, nulla avrà fatto più male a Guardiola di questa resa senza combattere”. Il Manchester Ciy è quarto in Premier, rischia di non entrare in Champions e a breve potrebbe arrivare la stangata della sentenza per presunti illeciti di bilancio. Perché restare ora che il leggendario ciclo del Manchester City è terminato? Oggi un’ipotesi, domani chissà.