E’ ancora troppo presto per la riapertura degli stadi
Nonostante l’emergenza Covid-19 sia ancora lungi dall’essere conclusa, si parla ormai da tempo della riapertura degli stadi di calcio ai tifosi. Le porte chiuse, in effetti, non piacciono a nessuno. Innanzitutto agli appassionati, che non possono stare vicino alle loro squadre del cuore, ma anche agli stessi club, alle pay tv, alle federazioni nazionali e ai massimi organi calcistici, europei e mondiali.
Di soluzioni per far tornare i tifosi negli stadi garantendo la massima sicurezza sanitaria ne sono state proposte diverse, in tutto il mondo. Il Lipsia, club di proprietà della Red Bull, riabbraccerà parte dei propri tifosi il 20 settembre, nella sfida contro il Mainz, dopo aver firmato un accordo con le autorità cittadine.
In Italia, la situazione è invece più complessa, e i vari piani per la riapertura degli stadi hanno incontrato diverse difficoltà. Le ultime in ordine di tempo riguardano la proposta della Juventus di riaprire parzialmente l’Allianz Stadium per il match contro la Sampdoria. Stando a Tuttosport, il Comitato tecnico-scientifico del governo sarebbe pronto a respingere il piano del club bianconero, temendo nuovi contagi in una Regione tra le più colpite dal Covid19. In caso di parere negativo del CTS, la Juventus è comunque intenzionata a presentare una nuova proposta per la sfida contro il Napoli del 4 ottobre.
Ma la prospettiva di una riapertura generalizzata, per quanto parziale, degli stadi, appare ancora lontana. A chiarirlo è stato oggi Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in un’intervista al Corriere della Sera.
“I raduni di massa sono considerati il massimo livello di rischio, che non è legato solo all’evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Comitato tecnico-scientifico ritiene che, allo stato attuale, non ci siano le premesse per eventi con spettatori. La preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio.”
Parole cui fanno eco quelle del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Per quanto mi riguarda, la presenza allo stadio, dove gli assembramenti sono inevitabili, non è assolutamente opportuna.”
Insomma, non è ancora il momento di tornare a tifare da curve e tribune.