Dzeko, il futuro è adesso. Il centravanti nerazzurro sta attraversando uno stato di grazia. In Nations League trascina la Bosnia, compagine che malgrado tutto non farà i Mondiali, e con l’Inter sembra ritrovato: pezzi di un puzzle che s’incastrano. Condizione che migliora e la testa diventa più leggera. Il Cigno di Sarajevo ha evitato la sua morte ed è risorto quando sembrava volgere al declino, perlomeno in Italia dove dopo la Roma non era detto che restasse. Ha trovato l’Inter: un anno buono, il secondo – questo – tra alti e bassi con l’ombra di Lukaku sempre in agguato. Tuttavia l’attaccante ha dimostrato che la concorrenza non solo lo stimola, ma gli permette di vedere le cose in maniera diversa.
Questo appeal è dovuto anche alla consapevolezza della propria esperienza europea: gli anni in giallorosso e con il City sono serviti. Inzaghi pensa a lui contro il Barcellona, per fargli rivivere quegli istanti dell’Olimpico quando – nel 2018 – ha portato la Roma a un passo dal sogno. Semifinale di Champions e poi il lieto fine dell’ultimo atto che non c’è stato, ma sognare ha risvegliato un popolo. Anche grazie al suo gol contro i catalani che ha dato la stura a una rimonta impossibile. L’Inter spera di fare lo stesso contro i Blaugrana, per questo avere o non avere il bosniaco a disposizione è una bella differenza.
A proposito di passato che ritorna, prima del Barça, contro l’Inter c’è la Roma: un club in cui il centravanti ha dato tutto. Terzo miglior marcatore di sempre nella storia della società, staccato Amedeo Amedei con 114 gol. Numeri, fatti ed esultanze che il Cigno di Sarajevo cercherà di restituire da avversario. Mourinho vuole evitarlo, Simone Inzaghi (aria di Derby per lui, con Roma nel passato ma sulla sponda opposta del Tevere) invece ci spera.
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Nel mezzo un altro record da raggiungere: 100 gol in Serie A. Un’altra ideale medaglia da appuntare su un petto rigonfio di soddisfazione: non solo scaccia la concorrenza, ma è pronto a riprendersi tutto. Da possibile partente ad antidoto dell’Inter, il successo può essere una Kryptonite, ma Super Edin sa bene quanto pareri e momenti nel calcio – come nella vita – siano labili. Per questo vuole godersi il momento, cercando di prolungarlo il più possibile: l’amore è Dzeko, anche in nerazzurro.