Dragusin, nostalgia canaglia: torna in Italia | A gennaio è il difensore che serve per lo scudetto
Non un granché l’esperienza di Radu Dragusin in Premier. Il Tottenham apre alla sua cessione, una big di Serie A lo prende a gennaio.
Fu Fabio Paratici a scoprirlo. Era già grosso di stazza ma piccolino di età. Aveva appena mosso i primi passi nel mondo del calcio, prima con lo Sportul Studențesc, poi nel Regal Sport București. L’allora direttore sportivo della Juventus lo prese nel 2018 per 260.000 euro. Un autentico affarone.
Radu Dragusin cresce in fretta nella Next Gen bianconera. La Juve cpì subito di avere per le mani un gigantesco difensore capace di trasformare quei 260 mila euro in milioni, ma doveva fare minutaggio in Serie A, così lo diede in prestito prima alla Sampdoria e poi alla Salernitana.
A luglio dello stesso anno solare il roccioso difensore romeno si trasferisce in prestito con obbligo di riscatto al Genoa, appena retrocesso in Serie B, firmando un contratto fino al 2027. Il riscatto è automatico, lui è forte, sia fisicamente sia per come sta stare in campo, qualche gol poi lo fa. E diventa in un amen il calciatore romeno dell’anno.
Contribuisce al ritorno in Serie A del Genoa. Ma parte così forte, che Tottenham e Bayern fanno a sportellate per averlo subito, senza aspettare il termine della stagione. Gilardino non vorrebbe cederlo, fa di tutto per trattenerlo, ma 30 milioni di euro sono una signora cifra, per il Genoa impossibile da rifiutare.
Dragusin, l’esperienza in Premier
Nonostante i bavaresi offrano di più, Dragusin preferisce provare l’esperienza in Premier con la maglia del Tottenham: operazione a titolo definitivo da 25 milioni di euro più cinque di bonus e il prestito di Djed Spence al Genoa. Le italiane a guadagnarci sono due, oltre il Grifone anche la Juventus che si era tenuta una percentuale sulla vendita.
Con gli Spurs Dragusin firma un contratto fino al 30 giugno 2030. In Premier, però, l’intensità è molto diversa dalla Serie A, il romeno fatica a conquistarsi una maglia da titolare. Così, mentre in nazionale è un titolare inamovibile, col Tottenham gioca con il contagocce.
Le sirene italiane ammaliano Dragusin
Antonio Conte vuole un difensore in più ora che è in corsa per lo scudetto, anche perché Rafa Marin, che tanto bene aveva fatto nella stagione all’Alaves, non riesce a soddisfare il nuovo allenatore del Napoli. Ma Dragusin è finito nella lista dei papabili eredi di Bremer, e il ritorno in bianconero fa un certo effetto sul romeno. La nostalgia potrebbe essere più canaglia che mai.
Così la Juventus avrebbe sorpassato il Napoli (comunque non tagliato fuori) nella corsa a Dragusin, anche se la prima scelta di Giuntoli è Skriniar, altra vecchia conoscenza del calcio italiano che al Paris Saint Germain è finito in fondo alle gerarchie di Lucho Enrique. La Juventus, ovviamente, non può prenderlo, punta su di un prestito che farebbe comodo alla Signora e, economicamente parlando, anche al Tottenham, che avrebbe la possibilità di rivalutare un investimento.