Donnarumma-Milan: la dura lezione di Maldini. La figuraccia del giocatore

Donnarumma

(Photo by Imago Images)

Colpo di scena. Mentre il popolo del Milan aspettava la voce di Donnarumma sul rinnovo di contratto, la voce la alza il direttore tecnico Paolo Maldini che, senza indugio, finalizza l’acquisizione di Mike Maignan dal Lille. Uno schiaffo morale pesantissimo per il portiere classe 1999 e per il suo procuratore Mino Raiola. Il Milan conquista la Champions League e, lo storico ex capitano, manda un messaggio forte e chiaro. O meglio, impartisce una dura lezione. Dopo aver trascorso una stagione ad attendere un ‘gradimento’, è il Milan a rovesciare il tavolo e accompagnare alla porta il giocatore.

Questione di soldi o questione di onore

Una questione di soldi o una questione di onore. Maldini, nella sua avventura da dirigente, ha imparato bene l’importanza dei primi. Ma – al termine di una stagione che ha rivisto il club rossonero tornare sul palcoscenico dei grandi – ha ricordato senza giri di parole l’importanza del secondo. L’onore di far parte di una squadra di cui, due giorni fa, Donnarumma era capitano nel momento della celebrazione per il ritorno in Champions League. Ed è così che la dirigenza rossonera chiude le trattative o almeno questo è quello che traspare.

La dura lezione di Maldini a Donnarumma

Offerte, rilanci e ancora rilanci. La storia tra Donnarumma e il Milan, più che un ‘ricatto’ come definito da molti, stava diventando un servizio a gettoni sempre più inflazionati nel prezzo e nella durezza dei dialoghi. Nelle notizie che circolavano, negli umori dei tifosi sempre più restii a rimanere al fianco del portiere. Maldini ha protetto pubblicamente il portiere, ha fatto pressioni sulla proprietà perché non si badasse a spese per trattenere quello che – in rapporto all’età – è probabilmente il miglior portiere in circolazione. Donnarumma è stato fondamentale per il grande ritorno del Milan ma, a questo punto, per tornare davvero grandi Maldini ha dovuto pensare soprattutto a cosa non serva e, soprattutto, ai benefici che ogni mossa deve portare. Il Milan perderà a zero un grandissimo portiere. Al tempo stesso Maldini ha ripristinato l’onore del club, troppo tempo mira dei comportamenti illogici e scriteriati dell’entourage di Donnarumma. Un triste epilogo, in cui Donnarumma passa da ‘uomo mercato’ a giovane talento in cerca di una squadra che assecondi le sue richieste. Una dura lezione che, vista la giovane età, si spera per il futuro del ragazzo possa essergli utile.