Diritti Tv Serie A, parla Cairo: “Ipotesi canale della Lega A? Potrebbe essere una buona idea”
Resta ancora da definire la situazione legata ai diritti tv della Serie A. Il tema è rimasto sopito dal 26 di luglio fino ai giorni scorsi, quando l’AD della Lega, Luigi De Siervo ha parlato, con toni molto duri, sottolineando come le offerte presentate siano ancora troppo basse e non sufficienti. C’è infatti, una distanza di decine di milioni di euro tra domanda ed offerta. Una situazione che ha generato una fase di stallo nelle trattative che potrebbero concludersi con un nulla di fatto.
Se ciò dovesse accadere, se non dovesse essere trovato un accordo, la Lega Serie A potrebbe decidere di presentare una propria offerta al pubblico, Ossia la creazione di un canale privato. La novità però non sarebbe rappresentata dal canale in se ma con l’ipotesi di presentarsi direttamente al pubblico con un’offerta (duque con un prodotto, un abbonamento ecc) anziché passare per la distribuzione del canale tramite eventuali piattaforme interessate.
Diritti Serie A, Cairo appoggia l’idea del canale indipendente
Della possibilità della creazione di un canale mediante il quale la Lega Serie A possa offrire il prodotto al pubblico italiano e non solo, senza affidarsi a terzi ne ha parlato anche Urbano Cairo. Il presidente del Torino, a margine del Premio “Cairo per l’Arte” ha parlato così di questa ipotesi e della situazione legata ai diritti tv in generale. Queste le sue parole raccolte da Gazzetta.it. “Non sono uno dei partecipanti agli incontri con i broadcaster, quindi c’è chi è più titolato di me a parlare di trattative. Vediamo… Sicuramente il calcio italiano ha sempre la sua grande capacità attrattiva, è un elemento di attrazione molto forte. È chiaro che può essere sviluppato meglio, si può innovare, ma sicuramente il calcio italiano porta sempre tanti, tanti abbonamenti“. Il numero uno granata poi continua: “L’ipotesi di un canale della Lega? È un’ipotesi. Un’ipotesi che personalmente vedo bene. È un’opportunità che poi ti può aprire mille autostrade, mille soggetti che si agganciano al canale“.