Diritti TV, l’evoluzione di DAZN e l’ultimo squillo di Sky

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La Serie A, per il prossimo triennio (2021-2024), avrà una nuova casa: DAZN. La piattaforma in streaming ha infatti acquistato i diritti per la trasmissione dell’intero campionato, di cui 7 partite a giornata su 10 in esclusiva assoluta.

Non tutti i presidenti di Serie A hanno accolto positivamente il nuovo partner televisivo. Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha sostenuto di essere “perplesso nei confronti di chi ha sostenuto DAZN”. Anche il web ha esternato il suo disappunto per l’assegnazione dei match del massimo campionato all’emittente in streaming, anche e soprattutto per i limiti tecnici rilevati in questi primi tre anni di trasmissione.

IL COSTO DELL’ABBONAMENTO A DAZN

La certezza è che il costo dell’abbonamento a DAZN lieviterà rispetto agli attuali € 9,99. Si parla di un costo che potrebbe arrivare a circa 30-35 euro al mese con degli sconti in fase iniziale. Una crescita forte, repentina.

L’AD della piattaforma, Veronica Diquattro, ha voluto rassicurare i tifosi e gli abbonati: “Non possiamo dare ancora una cifra precisa, ma certamente rifletterà la nostra filosofia: essere il più accessibili possibile. Sarà meno di quanto si spende oggi”.

A SKY LE 3 PARTITE? ATTENZIONE A MEDIASET ED AMAZON

Nella giornata di oggi si terrà una nuova assemblea di Lega per discutere sull’assegnazione del pacchetto contenente i 3 match da trasmettere in co-esclusiva con DAZN. L’unica offerta è quella di Sky, che potrebbe quindi restare aggrappata al campionato con i match del sabato sera, quello delle 12.30 di domenica e del Monday Night. La Lega, nel caso in cui Sky non riuscisse a migliorare l’offerta iniziale (70 milioni), potrebbe decidere di rimettere all’asta il pacchetto. In quest’ultimo caso, Mediaset ed Amazon sarebbero pronte a formulare un’offerta migliore rispetto a quella della pay tv satellitare.

GLI IMPATTI ECONOMICI SU SKY E LA POSSIBILE CHIUSURA DEI PROGRAMMI 

Sky ha fatto sapere, mediante un comunicato stampa, che la mancata acquisizione della Serie A non può essere considerato un dramma. Ci sarà la Champions League, l’Europa League, la Conference, la Premier League, la Bundesliga. E poi F1, MotoGP. La storia ha però insegnato che le piattaforme televisive a pagamento vivono soprattutto grazie alla Serie A, mentre tutti gli altri contenuti rappresentano, per il telespettatore medio, un mero contorno. Ovviamente, non in tutti i casi.

L’AD di Sky Maximo Ibarra, prima dell’apertura delle buste, aveva invitato i sindacati ad un tavolo di confronto in vista di un ridimensionamento della forza lavoro. Ridimensionamento che appare, tuttavia, ancor più inevitabile. Molti giornalisti ed opinionisti potrebbero però traslocare altrove, magari proprio a DAZN ed Amazon. Circa i format in onda, senza la Serie A è probabile la chiusura di Sky Calcio Show, del tanto chiacchierato “Club” di Caressa e di Sky Sport24, che potrebbe essere rivisto per far fronte all’assenza delle immagini del campionato.

Sarà davvero una rivoluzione per i tifosi?