È iniziata intorno alle 11:40 l‘Assemblea di Lega che, nella giornata odierna, potrebbe dare la svolta sull’assegnazione dei diritti tv della Serie A, relativamente al triennio 2021-24. In mattinata, le due principali concorrenti al pacchetto broadcast ovvero Sky e Dazn, si sono rese protagoniste di duri attacchi a mezzo lettera. Nel mirino l’accordo tra Dazn e Tim contestato da Sky nella giornata di ieri. La piattaforma streaming, dopo il primo attacco di Sky, ha replicato duramente insinuando un ruolo di privilegio per l’emittente del colosso di Murdoch.
“Ho appreso dalla stampa che Dazn avrebbe sottoscritto un accordo strategico con Tim, un suo concorrente diretto, in vista della gara per l’acquisizione dei diritti di trasmissione del campionato di Serie A per il ciclo 2021-2024”.
L’accordo che Dazn avrebbe sottoscritto con Tim, un suo concorrente diretto, per i diritti tv della Serie A per il prossimo triennio è critico per il principio della concorrenza. Limitare l’accesso al calcio danneggia il valore della Serie A.
Tale partnership commerciale, finanziaria e tecnologica – aggiunge l’amministratore delegato – durerebbe per l’intero ciclo dei diritti e prevederebbe la corresponsione di minimi garantiti da Tim a favore di Dazn per un ammontare superiore al 40% del valore dei diritti stessi. Dal comunicato stampa di Tim diffuso martedì si evince che, grazie all’accordo firmato con Dazn e ai cospicui minimi garantiti messi sul piatto, Tim beneficerebbe di un trattamento preferenziale nella distribuzione di Dazn, pur essendo Tim l’operatore incumbent con maggiore forza di mercato in Italia, in particolare nel segmento broadband. Un tale accordo di distribuzione preferenziale potrebbe quindi generare potenziali criticità concorrenziali e di compatibilità con la legge Melandri”.
“La possibile acquisizione dei diritti tv della Serie A per le prossime tre stagioni da parte di Dazn, rappresenterebbe un’importante occasione per l’apertura del mercato della pay tv e sarebbe inoltre, l’occasione per accelerare in modo deciso il processo di digitalizzazione e ammodernamento del Paese.
I contenuti di Dazn continuerebbero ad essere fruiti, come già avviene oggi, attraverso i servizi di banda larga di tutti gli operatori telefonici e i dispositivi disponibili. Anche perché Dazn, come del resto Netflix, Amazon e Disney+, rappresenta il futuro della distribuzione e della fruizione dei contenuti video che i consumatori possono vivere in assoluta libertà e comodità.
Appare, da ultimo, particolare la preoccupazione espressa circa una penalizzazione dei tifosi che, si dice, non avrebbero più garantita una pluralità di visione, considerando che il mercato del calcio è storicamente caratterizzato da un soggetto dominante come anche emerso dalle recenti decisione di Agcm”.