Diritti tv, ecco la riforma dei contratti: si passa a 5 anni
Nuova formulazione dei contratti in materia di diritti tv. Non c’è ancora l’ufficialità, ma si va verso una modifica rispetto alle norme vigenti. Non più 3 anni, ma contratti da 5 anni con i broadcaster. Nessuna proroga agli attuali accordi però. Lo rivela la Gazzetta dello Sport.
Anche il ministro dello Sport Andrea Abodi ha dato la sua benedizione: “Sono favorevole alla estensione da tre a cinque anni dei contratti con i licenziatari televisivi per i diritti tv domestici, ho chiesto però una riformulazione del testo proposto che prevedeva, secondo me inopportunamente, una proroga di due anni sui contratti in essere”. Ribadendo la lotta alla pirateria: “Sono favorevole anche ad una norma relativa all’inasprimento delle azioni di contrasto alla pirateria con l’obiettivo di fronteggiare in modo più efficace e tempestivo questo fenomeno criminale che, peraltro, sottrae rilevanti risorse finanziarie utili alla serie A e attraverso la mutualità, al resto del sistema calcistico”.