Di Francesco aspetta Nainggolan. Ma il Cagliari cola a picco

Cagliari

(Photo by Matteo Bottanelli via Imago Images)

La fallimentare esperienza alla Sampdoria potrebbe vivere un secondo atto nella carriera professionale di Eusebio Di Francesco. L’allenatore abruzzese sta attraversando un periodo complicato sulla panchina del Cagliari, acuito dalla rovinosa sconfitta subita in casa contro il Napoli. Al di là della forza dell’avversario, il 4-1 a sfavore ha evidenziato le numerose lacune che contraddistinguono l’organico rossoblù. La propensione offensiva ha sì garantito un discreto numero di gol realizzati, ma anche iscritto il Cagliari tra le peggiori difese della Serie A 2020/21. Una statistica da non sottovalutare, in proiezione delle restanti partite da disputare nell’arco dell’intero campionato.

Una squadra in grande difficoltà: i numeri della stagione del Cagliari

Solamente in tre occasioni il Cagliari ha concluso la partita col bottino pieno e l’ultima vittoria risale allo scorso 7 novembre (2-0 alla Sampdoria). Da due mesi a oggi, i rossoblù hanno perso contro quattro big del calibro di Juventus, Inter, Roma e Napoli. Ma anche rimediato scivoloni con Spezia, Verona, Parma e Udinese. I 14 punti ottenuti in 15 giornate non possono certamente essere sufficienti a soddisfare le ambizioni di una rosa costruita per l’Europa. Come accennato in precedenza, il problema si riconduce al rapporto tra gol attivi (22) e passivi (31): per ogni gol fatto a partita, il Cagliari ne subisce due.

Nainggolan non può essere l’unica soluzione: i piani del club sardo

Di Francesco è un punto fermo del progetto, la fiducia nel tecnico è testimoniata dall’arrivo di Radja Nainggolan dall’Inter. Un acquisto di spessore per elevare notevolmente il tasso qualitativo della squadra, ma il futuro di più di 20 calciatori non può dipendere soltanto dal centrocampista belga. La dirigenza dovrà intervenire nuovamente sul mercato per cercare rinforzi adeguati e liberarsi di tutti quegli esuberi non funzionali alla filosofia di Di Francesco. Un aiuto dalla società è necessario, poi la palla passerà nelle mani dell’allenatore, che verrà giudicato in base ai risultati nelle settimane che verranno.