Del Piero sul calcio italiano: “È diventato noioso, il livello si è abbassato”

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Alessandro Del Piero si è raccontato in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera: ecco le sue dichiarazioni.

La leggenda bianconera Alessandro Del Piero si è raccontato nel corso di una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, in cui ha spaziato su diversi argomenti, dal valore del numero dieci fino al declino del calcio italiano. Ecco un estratto di alcune delle sue dichiarazioni.

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Le dichiarazioni di Alessandro Del Piero sul calcio italiano, la Juventus e il caso Scommesse

Sull’evoluzione del pensiero tattico nel calcio odierno
“Molte generazioni di allenatori crescono nel mito di Guardiola, che applica una precisa filosofia di gioco, ed i risultati gli danno ragione, perché vince. In Inghilterra però, ad esempio, ci sono anche altri modi di vedere il calcio che hanno fatto grandi risultati, come nel caso di Klopp, che invece vede il calcio in maniera più verticale. Penso che sia difficile che nel calcio possa dominare un pensiero unico, e meno male, aggiungerei”.

Sul calcio italiano
“I dati sono chiari, in Italia il calcio è diventato noioso, perché il livello si è abbassato rispetto al passato. Prima tutti i più grandi calciatori volevano venire in Italia e desideravano competere qui, oggi invece vogliono andare tutti in Premier League, poi in Liga e perfino in Francia e Germania, ma non qui”. 

Sulla Juve
“Essere un calciatore della Juventus mette un sacco di responsabilità. Parliamo indubbiamente di una società centrale nel calcio italiano, con un grande peso. Penso che chiunque, dopo aver appreso il punteggio della propria squadra del cuore, si informi su cosa ha fatto la Juve, sperando nel meglio o nel peggio. Da tifoso posso dire che mi auguro che il club abbia fatto le scelte giuste, e spero che la squadra possa presto competere ed essere protagonista sia in Italia che in Europa”.

Sul Caso scommesse
“Per me queste sono cose difficili da comprendere. Per me esisteva solo il campo. C’erano già ai tempi delle regole molto precise circa droghe e scommesse. Io non avrei mai fatto nulla per rovinare il mio sogno. Lo sport deve bastare”.