Decreto crescita, il Ministero conferma: resta per il calcio
Il Ministero conferma il Decreto Crescita per i lavoratori dello sport, nessuna preoccupazione per il mondo del calcio in Italia.
Nelle scorse ore le società di calcio italiane avevano cominciato a sviluppare un sentimento di preoccupazione in seguito alla comunicazione ufficiale del Consiglio dei Ministri relativa all’abolizione del Decreto Crescita. La normativa in questione consente ormai da diversi anni di usufruire di alcune agevolazioni fiscali per gli ingaggi di calciatori che arrivano dall’estero, motivo per cui l’eventuale cancellazione di questa legge porterebbe i grandi club di Serie A a dover rimodulare in toto le proprie strategie di mercato per le prossime stagioni.
A chiarire la questione però ci ha pensato Calcio e Finanza, che interpellando direttamente il Ministero dello Sport è venuta a conoscenza del fatto che, almeno allo stato attuale delle cose, il decreto crescita resterà in vigore per tutti i lavoratori dello sport.
Decreto crescita, chi può usufruirne?
Allarme rientrato dunque per tutti i club italiani, il Decreto Crescita rimarrà in vigore così come è stato dal 2019, quando il Governo aggiunse anche la voce relativa ai lavoratori dello sport proprio per agevolare la diffusione di investimenti importanti in Italia. Ma chi può usufruire di questa agevolazione? Ecco le condizioni per accedervi.
- Essere stati residenti all’estero nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia
- Obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza
- Svolgere attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano
Pur non essendoci stati cambiamenti per quanto riguarda il mondo del calcio, la Lega Serie A avrebbe intenzione di iniziare a dialogare con il Governo per scongiurare la possibilità che il Decreto Crescita venga abolito nei prossimi anni, poiché questo rappresenterebbe una grave perdita per l’intero sistema calcistico e sportivo italiano.