Decisione della FIGC: divieto assoluto per Zlatan Ibrahimovic | È un disastro che nessuno aveva considerato
Zlatan Ibrahimovic è tornato sì al Milan, ma non potrà contribuire per come vorrebbe ai successi della squadra. La FIGC parla chiaro in merito.
Era quello che tutti i tifosi volevano, e alla fine è diventato realtà. Zlatan Ibrahimovic è tornato al Milan, per la terza volta nella sua carriera, ma stavolta non da calciatore. Appesi gli scarpini al chiodo, dopo alcuni mesi di riflessione, la leggenda svedese ha accettato di svolgere una carica dirigenziale all’interno del club rossonero. Ci sono voluti vari tentativi e un pressing spietato da parte di Giorgio Furlani e Gerry Cardinale per convincere Zlatan ad accettare la nuova a sfida.
L’incontro decisivo è avvenuto due settimane fa in un noto hotel di Milano. Cardinale e Ibrahimovic si sono intrattenuti in un summit serrato per circa due ore. Alla fine, la stretta di mano. L’ufficialità del ritorno dello svedese è invece arrivata una settimana fa, con un comunicato che ha definito il nuovo ruolo al Milan. Ibra, nello specifico, sarà il Senior Advisor di RedBird e AC Milan. Dunque, l’ex bomber sarà il consigliere di fiducia di Gerry Cardinale, tanto per il fondo d’investimenti americano, quanto per il club rossonero.
I compiti di Ibrahimovic al Milan
“Il mio amore per il Milan non avrà mai fine e l’opportunità di far parte del loro futuro in modo significativo è qualcosa che avrei solo potuto sognare. Sono grato a Cardinale per avermi messo a disposizione questa opportunità. Questa non è una decisione che prendo alla leggera. Ho pensato a lungo e intensamente ai primi passi della mia carriera post calcio giocato, e non potrei essere più entusiasta di iniziare questo viaggio come membro di RedBird e Milan. Per me e la mia famiglia, questo è davvero un ritorno a casa” aveva dichiarato pubblicamente Ibrahimovic dopo l’ufficialità del suo ritorno da dirigente in rossonero.
Ma quali saranno i suoi compiti nello specifico? Secondo quanto appreso dai canali ufficiali del club AC Milan, Zlatan Ibrahimovic lavorerà in stretto coordinamento con la proprietà (RedBird) e con il management, sia di RedBird che del Milan. Il suo sarà un ruolo attivo nelle operazioni tanto sportive che commerciali, dunque. Ma non soltanto: si occuperà anche dello sviluppo dei giocatori e della formazione per alte prestazioni e progetti speciali come il nuovo stadio.
Ma… c’è una cosa che Ibrahimovic non potrà assolutamente fare nonostante il nuovo ruolo dirigenziale nel club. Lo impedisce la FIGC.
Ibrahimovic, altro che nuovo Maldini: non potrà farlo!
L’esordio di Zlatan Ibrahimovic da dirigente rossonero è purtroppo slittato. Avrebbe dovuto presenziare nelle tribune di San Siro per il match di campionato contro il Monza di Galliani. Sarebbe stata un’occasione più che speciale per debuttare nel nuovo ruolo, dati i rapporti speciali con il Condor, lo stesso che lo ha portato al Milan da calciatore. Ma una brutta influenza ha fermato lo svedese, impossibilitato dunque a seguire il match dal vivo, come anche ad esserci a Milanello per l’allenamento di rifinitura.
L’esordio è solo rinviato. Si pensava che Ibrahimovic avrebbe comunque potuto aiutare la squadra di Pioli in maniera diretta durante la gare, spronando magari i calciatori all’intervallo a dare e fare di più. Ma secondo quanto riporta Repubblica, Zlatan non potrà assolutamente entrare negli spogliatoi durante le partite. Il motivo? Lo decide la FIGC attraverso il suo regolamento. Tale obbligo può essere comunque estirpato. Bisognerebbe però che lo svedese venga inserito nell’organigramma del club rossonero.
Solo così avrebbe libero accesso agli spogliatoi durante le gare, e fare quello che Paolo Maldini ha fatto negli ultimi anni al Milan: un collante completo e carismatico tra club e giocatori.