Il Sassuolo perde in casa della Lazio, ma chiude comunque il girone d’andata a quota 30 punti, ben 11 in più dello scorso anno. Così, nel post partita, il mister degli emiliani, Roberto De Zerbi.
Che rende subito merito all’avversario. “La Lazio è più forte, e se sta bene la possiamo patire. Abbiamo subito la loro fisicità, specie nel primo tempo, e infatti la rete del pareggio è arrivata da calcio da fermo, ma abbiamo avuto le nostre occasioni”.
Intorno al Sassuolo, dalla seconda metà della scorsa stagione, ci sono sempre grandi attese. “Le aspettative su di noi sono alte, ma è un merito, abbiamo perso solo contro le squadre che ci precedono in classifica. Abbiamo fatto tanto, ma possiamo fare anche di più. Tra girone di ritorno dello scorso anno e girone di andata di questo, abbiamo messo insieme qualcosa come 62 punti”.
Un risultato che assume ancora più valore perché arrivato nonostante tante defezioni, a partire da Berardi, assente stasera. “Parlare dei singoli è doveroso, perché il collettivo è l’insieme dei singoli. A me non piace trovare scuse – dice De Zerbi – ma i giocatori davanti hanno avuto un sacco di problemi, e questo lo abbiamo pagato. Quando ci mancano Berardi, Defrel e Caputo per noi è un problema non di poco conto, a cui comunque abbiamo saputo sopperire”.
Chiusura, come accade spesso, sulle ambizioni di De Zerbi, da tempo nel novero degli allenatori messi nel mirino dai grandi club, ma che si vede, in futuro, ancora nel suo Sassuolo. “A me diverte allenare la mia squadra, non penso a chi potrei allenare un domani. Mi darebbe fastidio se i miei giocatori pensassero che un altro allenatori potrebbe allenarli meglio di me. In questo momento sto facendo il diplomatico, ma sono arrabbiato, abbiamo le qualità per fare meglio di così. Io è qui che mi vedo, poi ovviamente dipende anche dalla società, ma per me non ci sono altre squadre in vista”.