De Rossi-Roma – Dopo l’annuncio ufficiale nella giornata di ieri e i primi due allenamenti in vista della sfida di sabato contro il Verona, il nuovo allenatore giallorosso ha rilasciato la prima intervista ai canali ufficiali del club. Le sue dichiarazioni.
“Vedevo tanti luoghi e facce che hanno condiviso con me una bellissima parte della mia vita e consapevolezza a che c’è un lavoro importante da fare e non possiamo stare qui a guardarci intorno e a guardare com’è cambiata la situazione. Stupore, eccitazione, agitazione. Non sono caduto dalle nuvole, quando mi hanno chiamato sapevo che poteva succedere. Ti rendi subito disponibile per incontrarli, parlarci e fargli capire quello che è stato un discorso che forse è durato dieci minuti. Sono convinto che non abbiamo né io né la squadra bisogno di paracadute. Ritengo che abbiamo una squadra forte, con dei giocatori molto importanti. Capita a tutte le squadre importanti di avere un momento di difficoltà, è capitato, capiterà e potrebbe capitare ad altre squadre, dovremo essere bravi ad approfittarne. Penso che ci siano tutti i margini per risalire, non ci servono paracaduti. Non allenavo da parecchio tempo. Si dice che è come andare in bicicletta, anche se poi l’ho fatto per pochi mesi, è stato semplice. Non l’abbiamo preparato come avremmo voluto, perché sono stato impegnato a compiere tutte vicende burocratiche che tecniche. È stato tutto molto veloce, ma era un allenamento di ripresa, non c’era niente da inventarsi, domani inizieremo a fare qualcosa di più interessante”.
“Trigoria? È stato lo shock forse più grande perché ho trovato un posto che ogni tanto faccio fatica a rendermi conto confrontandolo a quando c’ero io perché è completamente trasformata, ovviamente in meglio. Ppochi mesi fa guardavo la presentazione del centro sportivo della Fiorentina che è qualcosa di pazzesco, non ci sono mai stato non mi dicono che è qualcosa di meraviglioso, e pensavo a quanto può essere bello e importante avere un centro sportivo del genere. Poi entrato qua dentro mi rendo conto che è una cosa incredibile, sono quasi invidioso per gli anni in cui non ho vestito questa maglia, proprio perché stare dentro questo posto in queste condizioni è qualcosa che adesso mi rendo conto che forse c’è mancato, all’epoca io stavo benissimo, però qui c’è forse più di quello di cui abbiamo bisogno. Messaggio ai tifosi della Roma? Non lo so, sarebbero mille cose, quando quando sono stato fuori dalla Roma non sono mai stato uno che metteva troppo il becco perché non mi piace stare in mezzo, non mi piace disturbare, adesso posso permettermi di nuovo di parlare non solo da leggenda, ma da membro della Roma, quindi più dirgli che dir loro che abbiamo bisogno di loro come ai vecchi tempi non posso fare”.