De Ketelaere: “Il Milan mi ha suggerito di andarmene. Volevo solo una cosa”

De Ketelaere tra Milan, Atalanta e obiettivi: le dichiarazioni

De Ketelaere tra Milan, Atalanta e obiettivi: le dichiarazioni (Getty Images) - calcioinpillole.com

Dichiarazioni cruciali di Charles De Ketelaere dal ritiro del Belgio. Milan e Atalanta il focus del giocatore. Le sue dichiarazioni riportate dalla rosea

Charles De Ketelaere sembra essere rinato dopo la deludente parentesi di una stagione al Milan. Con la maglia dell’Atalanta, il belga classe 2001 sta ritrovando sé stesso. Tanto merito va sicuramente dato a Gasperini, che ha cucito su Charles un nuovo vestito tattico a lui più congeniale. E’ tornato a fare la seconda punta l’ex Brugge, lo stesso ruolo che aveva interpretato in Belgio e che gli aveva fruttato l’ottima nomina. Prestazioni, gol e assist a Bergamo, ma in generale una serenità e una spensieratezza evidenti. Le stesse che tanto gli erano mancate a Milano al punto da influenzarlo nettamente e negativamente. De Ketelaere ha parlato di tutto questo in conferenza stampa dal ritiro del Belgio. Le sue dichiarazioni le ha raccolte la Gazzetta dello Sport.

De Ketelaere tra Milan e Atalanta: i suoi obiettivi

Difficoltà al Milan: “Quando arrivi in un posto nuovo c’è molto da fare. Adattarti al paese, al sistema di gioco, alla lingua. Ma naturalmente, se al Milan non ha funzionato, è stata anche in parte colpa mia: non è stata la stagione che mi aspettavo, ma non me ne pento. Non sempre ho raggiunto un alto livello e, entrare a partita in corso come spesso mi è successo, non ha aiutato. Non sono un tipo esplosivo, mi sento meglio quando sono in campo per un periodo di tempo più lungo e posso entrare davvero nel flusso di una gara. Le critiche hanno fatto il resto: non leggo sempre i giornali, cerco di isolarmi. Ma comunque le senti e non resti indifferente. Non aver mai segnato è stato un problema: la gente chiede gol e assist, non guarda soltanto alla prestazione”.

Il Milan ha suggerito la partenza: “In parte sì. Ma anche io sapevo che avrei avuto poco spazio. Per tutta l’estate ci sono state trattative di mercato. Mi sono chiesto: aspetto la mia occasione, resto anche giocando un po’ meno? O vado in un’altra squadra per mettermi alla prova? La seconda ipotesi mi faceva sentire meglio. L’Atalanta ancora di più”.

Nuovi obiettivi: “Voglio mettermi in mostra nel club. Non è che non volessi andare al PSV o in altre squadre, semplicemente volevo l’Atalanta. Qui sto giocando più alto, più vicino alla porta: in questo modo posso diventare di nuovo la migliore versione di me stesso. L’anno scorso invece ero un centrocampista offensivo. Al Milan comunque ho imparato molto, tatticamente ho maggiore esperienza. In assoluto so di essere diventato un giocatore migliore”.