De Ketelaere è rinato all’Atalanta. Il Milan lo rimpiange?
Il trequartista belga è stato il protagonista assoluto nella vittoria degli orobici per 2-1 ai danni della Roma, firmando nel giro di due minuti la doppietta che ha steso i giallorossi e avvicinato La Dea alla Champions League. Una stagione notevole e di rinascita per il classe 2001 dell’Atalanta Charles De Ketelaere.
L’Atalanta sta vivendo un periodo di forma e di risultati assolutamente strepitoso. Una sqauadra che è un meccanismo perfetto, che propone un gioco efficace e moderno e che sta regalando incredibili soddisfazioni negli ultimi giorni come il raggiungimento di una storica finale di Europa League e la fondamentale vittoria di ieri contro la Roma in campionato.
Atalanta, De Ketelaere è il gioiello della Dea. Il belga si è ritrovato mentalmente e tecnicamente
Non è finita qui perché mercoledì sera l’Atalanta ha l’opportunità di portarsi in bacheca il primo trofeo stagionale, battendo la Juventus in finale di Coppa Italia. Una stagione davvero incredibile per la squadra di Gasperini, dove in tanti hanno brillato e in tanti hanno sorpreso in maniera estremamente positiva come Charles De Keteleaere.
Senza timor di smentita il trequartista classe 2001 è il miglior nuovo innesto fatto dal club orobico in estate assieme a Gianluca Scamacca. De Keteleare è arrivato in estate del Milan con la formula del prestito con diritto di riscatto (fissato a 22 milioni +2 di bonus e con l’Atalanta che ha già deciso di confermarlo), con la missione di rilanciarsi dopo la pessima esperienza rossonera nella scorsa stagione.
Un nuovo De Keteleare. Ora brilla con l’Atalanta. Il Milan poteva crederci di più?
Nell’estate 2022 i rossoneri avevano fatto in investimento pesante per il ragazzo, andandolo a prelevare dal Club Brugge per 35 milioni di euro. Un giocatore di estremo talento ma che sia per colpe sue di ambientamento e di pressione che di scelte tattiche ha imbeccato una stagione negativa in cui è spesso finito ai margini. Ci ha voluto credere l’Atalanta, con la dirigenza della Dea che ha dato fiducia al potenziale del classe 2001.
Libero dalle pressioni elevate di vestire la maglia del Milan, Gasperini li cuce addosso il ruolo di trequartista mobile nel suo 3-4-2-1, lo stesso in cui aveva dimostrato il suo valore in Belgio e diverso rispetto alle caratteristiche per lo stesso ruolo volute da Pioli nel 4-2-3-1 rossonero. E De Keteleare ripaga immediatamente l’Atalanta, bagnando il suo esordio nerazzurro con un gol contro il Sassuolo nella prima giornata di campionato.
Trequartista affianco a Koopmeiners e alle spalle di Scamacca, ma Gasperini lo adatta spesso e volentieri sia come seconda punta di rifinitura a girare attorno al centravanti, ma anche come attaccante centrale per sfruttare una fisicità non indifferente. De Keteleare si riscopre talentuoso nel saper creare superiorità numerica e abile nel capire subito il gioco verticale dell’Atalanta, dove la sua abilità di andare negli spazi viene sfruttata a dovere per aprire le difese avversarie.
Arriveranno i primi titoli?
Un giocatore assolutamente rinato dal punto di vista mentale e tecnico rispetto alla copiasn scialba vista con il Milan. Difficile però dire se i rossoneri possano rimpiangere De Ketelaere. Che sicuramente poteva fare di meglio, ma che probabilmente non era il tipo di giocatore che tatticamente era adatto al gioco di Pioli, che in quella zona di campo non cerca palleggiatori ma giocatori più verticali o assaltatori e d’inserimento.
Il ritmo e le movenze compassate di De Ketelaere hanno fatto più comodo all’Atalanta, dove ha trovato connessioni giuste con compagni di reparto che ne hanno esaltato il talento come i già citati Koopmeiners o Scamacca, ma anche un rapido come Lookman. Un duo che farà male proprio il Milan nella gara di dicembre in campionato, dove il belga servirà un assist al compagno per il gol del momentaneo 2-1 con un bel cross rasoterra da sinistra e da posizione di ala mancina, confermando anche ina crescità nella varietà tattica.
De Keteleaere si è preso l’Atalanta in una stagione dove finora ha realizzato 9 gol e 6 assist in 32 presenze in Serie A, a cui vanno sommati 4 gol e 3 assist tra Europa League e Coppa Italia. Ora arriva il bello, con l’ex Brugge chiamato ad essere proagonista sia mercoledì sera nella finale di Coppa Nazionale con la Juve e sia settimana prossima contro il Leverkusen a Dublino. Per certificare un matrimonio tecnico assolutamente riuscito tra la formazione bergamasca e un talento che ha saputo rialzarsi dopo le difficoltà iniziali nel nostro campionato.