De Bruyne, un rinnovo che è uno schiaffo alla follia odierna
Notizia di questa settimana. Kevin De Bruyne ha rinnovato il proprio contratto fino al 2025, per un ingaggio di circa 18 milioni di sterline a stagione. Si tratta di più di 20 milioni di euro annui. Ciò che ha fatto molto parlare riguarda le modalità con cui si è concluso il negoziato. Senza avvalersi dell’ausilio di alcun procuratore, il belga classe 1991 ha trovato l’intesa con il club grazie alla consulenza di uno specializzato team di data analyst che, con la precisione di chi lavora con i numeri, ha esposto in modo dettagliato il rendimento offerto dall’ex Wolfsburg nonché la sua importanza nei successi dei citizens.
I dati del team sono stati utilizzati anche per mostrare allo stesso calciatore, mediante algoritmi matematici, il livello attuale e futuro della rosa con raffronti tra l’età media della rosa passata e quella del momento, così come i risultati conseguiti. Nessuna trattativa sulla commissione dell’agente, né su bonus, incentivi, benefit, ‘premi alla firma’ e tutti quei dettagli che hanno reso folle il calcio moderno. Un calcio in cui l’agente assume la rilevanza di una vera e propria terza parte co-proprietaria del cartellino. Un metodo moderno ma che smussa la modernità stessa, giungendo al principio essenziale di ogni rapporto azienda-lavoratore: remunerazione in case a ciò che si merita e, soprattutto, a ciò che si è dato finora.
Il primo, nella speranza che non sia l’ultimo
Uno schiaffo alla follia, al caos delle banconote, seppur con un ingaggio astronomico che, però, rimane figlio della logica sportiva e non quella aziendale. Un rinnovo di contratto autentico che, auspicabilmente, possa aprire una nuova fase del calciomercato e della contrattazione. Specialmente in un periodo storico che ha imposto alla società moderna – nel suo complesso – una profonda riflessione su ciò che andrà modificato. Dopo aver illuminato i campi di tutta Europa con giocate da campione assoluto, De Bruyne può illuminare il cammino dei rapporti giocatore-agente.