Il giorno dopo l’eliminazione dell’Olanda, Frank De Boer è il grande colpevole agli occhi degli olandesi. Alla vigilia di Euro 2020 erano arrivate critiche dirette e anche originali come l’aereo affittato da alcuni tifosi che lo intimava a tornare sui suoi passi e abbandonare il suo 5-3-2 ritenuto troppo difensivo e contro i dogmi del calcio olandese. Successivamente, erano cresciute le attese e le speranze con un girone passato brillantemente a punteggio pieno e il migliore attacco della rassegna.
Contro la Repubblica Ceca però, è arrivata l’eliminazione a sorpresa. Se è vero che la buia serata di Budapest porta anche e soprattutto i nomi di De Ligt, Depay e Wijnaldum, uomini chiave dello scacchiere Oranje, ora il paese punta pesantemente il dito sul Ct, colpevole di non avere dato un’identità forte a una generazione di giocatori che facevano pensare a una rinascita imminente della nazionale olandese.
Stampa, ex-giocatori e tifosi si sono fatti sentire immediatamente. Il quotidiano De Telegraaf ha titolato così: “Il 3-5-2 è disastroso. L’Olanda paga per la stupidità di De Boer”. Anche il sito di AD boccia De Boer che affonda l’Olanda alla prima vera sfida chiave. Le ex leggende Oranje come Sneijder, van der Vaart e van Hooijdonk trovano nella gestione dell’attaccante Malen, il motivo principale dell’insuccesso: andava tenuto in campo dopo l’espulsione di De Ligt. De Boer si è giustificato sostenendo che il giocatore fosse in debito di ossigeno e che l’espulsione stessa avesse cambiato una partita sin lì dominata.
L’eliminazione ha quindi spazzato via le speranze, e, nonostante un gruppo dell’età media ancora piuttosto verde anche nei suoi giocatori più importanti, gli interrogativi sono tutti sul futuro del Ct De Boer, ora in bilico più che mai. A giudicare dall’inflessibile cerchia di voci attorno agli Oranje, il destino sembra già scritto. La semifinale era considerata un obiettivo raggiungibile visto anche il cammino non impossibile fino a lì ma l’Europeo dell’Olanda è già finito.