“Daremo ai nostri utenti un’esperienza di calcio in tv più ricca, grazie all’integrazione di contenuti originali e nuove funzionalità. E il prezzo rifletterà la nostra filosofia, sarà più accessibile di quello attuale. Si pagherà di meno”. Parlava così Veronica Diquattro, amministratore delegato di Dazn Italia dopo l’acquisizione dei diritti della Serie A, relativamente al triennio 2021-24. La manager del broadcaster si era riservata di non offrire ancora cifre certe, senza però smentire le voci che parlano di un abbonamento da 26-33€ mensili. Chiaramente vi sarà un’ampia offerta, con pacchetti e opzioni differenziate in base alle esigenze del consumatore finale.
Sky rischia di rimanere senza Serie A, dopo diciotto anni. Persa la prima gara, il colosso di Murdoch non ha neppure – al momento – predisposto le basi per l’acquisizione delle tre gare in co-esclusiva. La Lega Serie A, infatti, non ha ritenuto adeguata l’offerta di Sky nemmeno per il pacchetto 2 delle partite. Non ha drammatizzato in questi giorni l’ad Maximo Ibarra: “Se la Serie A non ci fosse, ovviamente, ne scaleremo il costo dall’abbonamento ai clienti in modo del tutto trasparente e proattivo. Ma i nostri clienti avranno sempre il vantaggio di una tecnologia all’avanguardia e di poter gestire tutto in un unico posto anche se in giro ci sono mille app diverse”.
A questo punto bisognerà pazientare ancora un po’ prima di conoscere l’offerta agli utenti da parte di Dazn. La nuova fase di diffusione del calcio, oltre a passare per i canali streaming e per la banda larga, potrebbe contraddistinguersi per una revisione verso il basso dei costi.