Immaginare come finirà la diatriba sui diritti tv, è abbastanza complesso. La situazione resta totalmente in alto mare. I club sono spaccati, tra chi vorrebbe una soluzione immediata e chi prende tempo. Ci hanno pensato anche i fondi a tergiversare, discostandosi momentaneamente dal clima di tensione che ruota attorno a questo cruciale appuntamento per il calcio italiano. I club ‘ribelli’ sono al momento nove: Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Sampdoria, Roma, Sassuolo, Spezia e Torino. Tra le perplessità succitate dal fronte ‘scettico’, vi è quella relativa alla capacità di Dazn di coprire tutto il territorio nazionale, affidandosi alla semplice tecnologia streaming coadiuvata dal supporto di Tim.
In tal senso, Dazn va al contrattacco. La nota piattaforma, infatti, è in trattativa con Persidera, il più importante operatore di rete indipendente sul suono nazionale. L’obiettivo è quello di acquistare frequenze che consentano una piena copertura, fugando di fatto ogni scetticismo sulla fruibilità del servizio proposto. Il Sole 24 Ore riferisce di una trattativa avviata con lo scopo di avere una piena ‘garanzia’, qualora lo streaming risultasse instabile. Mediante tale operazione, inoltre, Dazn riuscirebbe a garantire la rete agli esercizi pubblici come bar, ristoranti, pizzerie ecc. con il Data Transfer Type (Dtt, ndr), ovvero il parametro per la trasmissione terrestre del segnale digitale.
Il 29 marzo è il termine ultimo che dovrà, in un senso o nell’altro, portare ad una soluzione. Dazn vuole portare una proposta totale, inattaccabile da ogni punto di vista, al fine di battere la concorrenza di Sky, interrompendo di fatto anche il suo dominio sulla Serie A. Il presidente di Lega Paolo Dal Pino ha nuovamente invocato il dialogo, conscio di come questo periodo segnerà il futuro del nostro campionato. Ancora poche settimane poi i club di Serie A saranno chiamati ad una decisione, senza più rinvii né lotte trasversali interne.