Danimarca, perché ora non si può far a meno di sognare

Danimarca, perché ora non si può far a meno di sognare

(Photo: Petter Arvidson, via Imago Images)

2-1 alla Repubblica Ceca e la Danimarca vola in semifinale di Euro 2020. Gioia immensa tra i tifosi danesi e, nel complesso, tra tutti gli appassionati del pallone che vedono nel gruppo di Hjulmand una vera e propria outsider pronta ad un’impresa. Il tutto, acuito da quanto accaduto alla prima giornata della fase a gironi contro la Finlandia, in occasione del malore di Eriksen che ha unito tutto il mondo. E pensare che era iniziata davvero male l’avventura europea dei biancorossi. Oltre al dramma sfiorato del trequartista dell’Inter, nelle prime due partite erano arrivate due sconfitte. Profondamente influenzata dalla paura e dallo shock la prima sfida contro i finlandesi, sfortunata e beffarda la seconda contro il Belgio.


UN PERCORSO SORPRENDENTE PER LA DANIMARCA

Alla vigilia della terza e decisiva gara del gruppo B contro la Russia, la Danimarca aveva un piede fuori dalla competizione. Il ruggito del gruppo ha portato ad un 4-1 che ha consentito una miracolosa qualificazione agli ottavi. Poi è il Galles a venir ‘spazzato via’ dalla forza del collettivo di Hjulmand: 4-0 senza repliche fino al successo di ieri contro la Repubblica Ceca che, ora, significa semifinale contro la maestosa Inghilterra di Southgate, unica compagine a non aver ancora subito gol in questo Europeo. Sarà una sfida dura, come duro è stato tutto il percorso della Danimarca. E se tutto sembra impossibile, sognare non costa davvero nulla.


UN GRUPPO DETERMINATO CON UN SOGNO DA CULLARE

Non è solo la determinazione e il coraggio a rendere la Danimarca una realtà interessante e su cui vale la pena puntare. Lo è anche la grande qualità dei suoi interpreti, in un mix perfetto tra il dinamismo di giovani come Dolberg e Damsgaard, e l’esperienza di Kjaer, Baraithwaite e Schmeichel. La funzionalità di giocatori come Maehle, Vestegaard e Delaney, così come l’ampia disponibilità di soluzioni grazie a giocatori della ‘seconda linea’ come Poulsen, Stryger-Larsen e Norgaard, sempre pronti a calarsi perfettamente all’assetto tattico predisposto da Hjulmand. la Danimarca sogna e fa sognare, con un solo pensiero in testa: compiere l’impresa e alzare la coppa con Eriksen.