Damsgaard oro della Sampdoria. Le big osservano il classe 2000
Sotto il diluvio di Marassi è nata una stella. Mikkel Damsgaard è stato uno dei protagonisti della vittoria conquistata dalla Sampdoria a discapito dell’Inter. Il suo nome non è rimasto impresso sul tabellino dei marcatori, ma si è manifestato sottotraccia favorendo inoltre l’assist per il momentaneo 2-0 di Keita Balde: uno strappo che ha lasciato sul posto sia Marcelo Brozovic sia Alessandro Bastoni e un assist al bacio dal lato corto dell’area di rigore per l’ottimo inserimento sul primo palo dell’ex Monaco. L’azione condotta dal gioiellino classe 2000 racchiude alla perfezione le qualità di un calciatore destinato a brillare di luce proprio nel corso dei prossimi anni.
Damsgaard tra i migliori talenti d’Europa: i numeri con la Sampdoria
I numeri confermano le ragioni per cui Damsgaard sia stato inserito nella lista dei dieci millennials più interessanti della Serie A 2020/21. A sedici giornate dall’inizio del campionato, il danese ha saltato solamente la partita contro il Benevento. Otto presenze da titolare, sette da subentrante per un totale di 863 minuti. Ma non è tutto: il curriculum stagionale dell’ex Nordsjaelland è condito anche da 2 gol e 3 assist realizzati. Volendo andare più nello specifico, Damsgaard è tra i blucerchiati con il maggior numero di contrasti vinti (14) e di conclusioni verso la porta avversaria (10 complessive, di cui 3 nello specchio).
Perché Ranieri ha dato subito fiducia a Damsgaard
L’evoluzione di Damsgaard era stata preventivata dalla Sampdoria, ma non in tempi così brevi. Il danese si è trasferito a Genova verso la fine di luglio, mettendosi subito a disposizione del tecnico Claudio Ranieri pieno di speranze e con poche possibilità di prendersi la scena. Il tecnico romano lo ha osservato da vicino, approfondito le referenze dell’area scouting doriana e deciso di riservare al calciatore un posto all’interno della rosa. L’esordio nella suggestiva cornice dell’Allianz Stadium, la panchina contro il Benevento e la prima da titolare in casa della Fiorentina: in sole tre giornate Damsgaard ha vissuto il brutto e il bello del calcio professionistico.
Da quel momento a oggi, un crescendo di prestazioni gli hanno garantito un posto di tutto rispetto in squadra. Decisivo in qualsiasi momento della gara, sfrutta la sua duttilità per ricoprire il ruolo di esterno in ambo i lati del campo, mezz’ala, trequartista, seconda punta, punta. E talvolta anche di esterno basso per la fase difensiva. Alla forma si mescola la sostanza: il pupillo blucerchiato è rapido nello stretto, dotato di ottima visione di gioco e dribbling sopraffino, senza la paura di sbagliare, e una notevole abilità balistica. Pecca ancora di ingenuità, ma sarebbe strano il contrario vista la giovane età.
Una big nel destino: Inter, Napoli e mezza Premier sognano Damsgaard
Prelevato con sei mesi di anticipo a 7 milioni di euro, il valore di Damsgaard si è triplicato nell’arco di pochissimi mesi. Il suo talento in mezzo al campo ha attirato l’attenzione di molte società di tutta Europa: la Premier League si è messa in coda, prima ci sono Inter e Napoli per via dei buoni rapporti con la Sampdoria. L’addio al termine della stagione è possibile, dinanzi però a un’offerta convincente. Non basterà una parte economica fissa, le pretendenti dovranno aggiungere nell’accordo contropartite tecniche e bonus futuri. Una cosa è certa: c’è una big nel destino di Damsgaard.