D’Ambrosio e l’addio all’Inter, l’agente: “Ausilio l’unico sincero”
Vincenzo Pisacane, agente di Danilo D’Ambrosio, ha fatto luce sull’addio del suo assistito all’Inter dopo ben 9 stagioni trascorse a La Pinetina di Appiano Gentile. Intervistato per la rubrica A tu per tu di TuttoMercatoWeb.com, il procuratore del calciatore: “Il mancato rinnovo ci è stato comunicato in maniera poco corretta. L’unica persona sempre chiara e sincera è stata Piero Ausilio. Mi sento di dover dire che soltanto il direttore ha detto la verità, il resto ha fatto solo chiacchiere. Avevano detto tutti che avremmo rinnovato il contratto e che premeva farlo. Poi a metà giugno ci è stato comunicato che Danilo era fuori dai piani dell’Inter. Preferisco non commentare oltre perché risulterei poco gentile“.
D’Ambrosio e l’addio all’Inter, le parole dell’agente
Vincenzo Pisacane, procuratore di Danilo D’Ambrosio, continua la sua intervista: “Danilo è sempre stato molto tentato dal Monza. Una realtà in crescita. Poi c’è Galliani che è una garanzia di successo. Il ragazzo ha voluto fortemente il Monza. È stato molto vicino anche lui all’Arabia Saudita. Però quando ha chiamato il Monza non ci ha pensato su due volte“.
Continua su Armando Izzo, altro suo assistito: “Credo che Izzo in passato sia stato valutato male, ho conosciuto un uomo diverso da quello che mi descrivevano. Armando è un uomo vero, un leader silenzioso che quando serve si fa sentire. Quando è andato al Monza la squadra navigava in brutte acque, mi ha detto ‘ci salviamo sicuro’. A Monza ha fatto una stagione eccellente che è valsa la fiducia della società che poi lo ha comprato dal Torino. Ciò dimostra il valore che hanno visto in Armando. È uno di quei giocatori che ha raccolto meno rispetto a quello che avrebbe potuto raccogliere. Poteva ambire a top club. Così non è stato in passato, ma oggi a Monza è felice“.
Sull’ultimo calciomercato e sull’Arabia Saudita: “È stato un calciomercato strano, i migliori giocatori che erano in Europa sono andati in Arabia. Bisogna aprirsi a nuovi mercati e capire che il mercato più forte è quello può far bene alle società magari più piccole ma anche del male alle big. Gli arabi sono estremamente intelligenti. Se hanno speso così tanti soldi non è certo una bolla di sapone. La Cina è stata bloccata dallo stato, in Arabia invece è lo stato che comanda. Non è una preoccupazione ma un’opportunità“.