Dal Pino: “Il calcio è vicino al disastro economico finanziario”
Il presidente della Serie A Dal Pino, è stato intervistato dal Corriere della Sera riguardo gli enormi problemi economici che il sistema calcio sta passando a causa dell’emergenza coronavirus. Le recenti restrizioni contenute nell’ultimo DPCM si vanno a sommare ai mancati introiti della primavera-estate scorsi che rischiano di minare chiunque faccia parte del calcio, a tutti i livelli.
“Il calcio è vicino al disastro economico finanziario. Non chiediamo alcun aiuto al governo ma ristori. L’entrata in scena dei fondi può rivelarsi decisiva. Il calcio è innanzitutto un’industria primaria dell’entertainment, un prodotto che compete a livello globale. Un fenomeno attorno a cui si coagula l’interesse di 30 milioni di persone. Il calcio non è solo star, campioni, ingaggi milionari, ma un movimento che coinvolge 300 mila lavoratori complessivi. La demagogia, il populismo e la superficialità dei giudizi vanno messi da parte. Il calcio ha un linguaggio universale, perciò chiedo al Governo che possa ragionare di sistema”.
LE POSSIBILI SOLUZIONI
Dal Pino ha poi proposto tre soluzioni per cercare di arginare i molteplici problemi riscontrati negli ultimi 8 mesi. Di seguito le sue idee.
“La prima sono i ristori per i danni sofferti dal calcio a causa delle misure restrittive imposte dal Governo. La seconda la richiesta ai ministri interessati affinché si lavori insieme. Sulla riforma dello Sport non siamo stati nemmeno consultati, parliamoci per cortesia. Condividiamo tavoli di lavoro. La terza è l’attenzione al valore che il calcio possiede e che la politica non immagina neppure: in Italia per la dimensione sociale che ha, all’estero come veicolo di comunicazione”.