Il rendimento offerto fin qui poteva indurre a pensare che prima o poi Vidal sarebbe potuto scivolare in basso nelle gerarchie di Antonio Conte. Pur essendo un fedelissimo del tecnico nerazzurro, Vidal non ha garantito ciò per cui era stato chiamato e per questo motivo ha perso terreno nelle gerarchie.
Christian Eriksen, all’insegna del lavoro e del sacrifico dopo diversi mesi complicati, ha approfittato dell’infortunio del cileno per diventare ormai un titolare fisso dello scacchiere di Conte. Nel ruolo di mezz’ala il danese sta offrendo grandi prestazioni, caratterizzate ovviamente dalla tecnica sconfinata che si ritrova di base. Con lui l’Inter attacca di più, in maniera più pulita ed ordinata e soprattutto vince avendo il controllo del pallone, cosa che con Vidal accade invece molto raramente.
Eriksen è la parte qualitativa e non dinamica della squadra assieme a Brozovic, con il quale forma la coppia perfetta per valorizzare anche Nicolò Barella, al momento uomo migliore dei nerazzurri.
Quest’armonia naturalmente ha spinto Vidal verso il margine del progetto: il cileno non gioca titolare dalla partita con l’Udinese del 23 gennaio. Da lì in poi sono arrivate 5 panchina e 1 non convocazione per un problema al ginocchio. L’ex Barcellona non è ancora in grandissima forma e anche per questo motivo Conte decide di non utilizzarlo dal primo minuto. La sensazione però è che il cileno, tra le proprie prestazioni deludenti e quelle buone offerte da Eriksen, abbia piano piano finito col perdere il posto. Inoltre le voci di mercato che lo vogliono al Marsiglia da Sampaoli a fine stagione non hanno di certo migliorato la situazione.
Adesso bisognerà capire se Conte resterà fermo sulla sua decisione fino a fine stagione o se ci sarà la possibilità di rivedere il cileno protagonista in nerazzurro, come non lo è mai stato fin qui.