Da panchinaro a pedina fondamentale di Fonseca | Milan, il rinnovo è un obbligo
Prolungamento a lunga scadenza in vista per un rossonero capace di trasformarsi da panchinaro a pedina fondamentale del Milan.
E riscatto fu. Tra mille problemi, con Leao e i suoi sette milioni di euro di ingaggio in panchina, il Milan è tornato a vincere, dimenticando Firenze e quell’anarchico pasticciaccio dei due rigori falliti che non avrebbero dovuto tirare né Theo né Abraham.
Un successo striminzito e reso faticosissimo a causa del rosso di Reijnders e, volendo, anche per un’Udinese piacevole rivelazione di questo inizio campionato. Fonseca si è rimesso nuovamente in carreggiata. Ma gli spifferi di mercato non sono affatto sopiti.
Questo Leao non merita di giocare, un’opinione comune che apre un dibattito ormai atavico. Ma la domanda sorge spontanea, fino a
quando la dirigenza rossonera, quella che deve far quadrare i conti, accetterà di vedere sette milioni di ingaggio in panchina?
Leao ha rinnovato un anno fa, firmando peraltro fino al 2028 uno dei prolungamenti più onerosi dell’intera rosa rossonera. Non solo.
Nell’accordo è stata inclusa una clausola rescissoria da 175 milioni di euro pagabili in tre anni. Tutto ciò cozza con il rendimento del portoghese, assolutamente insufficiente.
Le riflessioni del Milan
Logico che al di là del fuoco mediatico che ha colpito l’attaccante portoghese, il Milan farà delle sue riflessioni sul nazionale lusitano, anche perché non è certo oggi che è scoppiata la grana Leao. È già la seconda panchina per Leao, in pasto alla stampa nella settimana prima di Lazio-Milan e quel famigerato cooling breaking che ha stupito tutti.
Per il momento nessuna decisione, altrettanto logico pensare che se dovesse arrivare un’offerta per il portoghese il Milan non rifiuterà a prescindere. Anche perché ci sono altre riflessioni in corso su un ex panchina diventato d’un tratto pedina inamovibile dello scacchiere di Fonseca.
Il Milan e un rinnovo a lunga scadenza
Strano il destino di Matteo Gabbia. Una stagione fa, di questi tempi, era stato confinato in Spagna, al Villarreal, prima di essere richiamato in fretta e furia dall’allora tecnico Pioli, causa moria di difensori, praticamente tutti infortunati. Di buono c’è che Gabbia non si è lasciato sfuggire la sua seconda opportunità. Già lo scorso anno aveva dato segnali incoraggianti, con l’arrivo di Paulo Fonseca non solo si è messo a disposizione dell’allenatore portoghese, ma ha confermato la sua parabola crescente, a tal punto che il Milan sta pensando a un rinnovo a lunga scadenza.
Le sue prestazioni gli sono valse perfino la Nazionale, così è previsto un incontro per mettere i buoni propositi nero su bianco. “A breve parleremo, mi hanno chiamato e a breve ne discuteremo”. Le parole di Tullio Tinti valgono una grande apertura: il rinnovo fino al 2029 sarà una pura formalità.