Cristiano Ronaldo è meglio ‘e Pelé
Se mai Cristiano Ronaldo avesse vissuto un momento di flessione, beh, in pochi se ne sono accorti. A meno che non si voglia far passare per flessione una partita giocata sottotono come quella contro l’Atalanta. La verità è che CR7, a 35 anni compiuti da un pezzo, è ancora a livelli impressionanti. E, da ieri sera, è “megl ‘e Pelé”, parafrasando la hit scritta da Bruno Lanza e dal musicista-tifoso Emilio Campassi, dedicata a Maradona, appena arrivato a Napoli.
Cristiano Ronaldo, invece, alla Juventus è arrivato nel 2018, al culmine di una carriera che non ha nessuna intenzione di intraprendere una parabola discendente. Con le due reti rifilate al Parma, questa volta senza rigori, abbatte un altro record, l’ennesimo, uno degli ultimi che gli rimaneva da superare. Quello del numero di reti complessive in carriera nelle massime competizioni, 758, due in più di Pelé. Escludendo, cioè, le reti con le nazionali giovanili, ma considerando i gol segnati con la nazionale Olimpica. Le reti di CR7 sono ripartite così: 5 con lo Sporting Lisbona, 118 con il Manchester United, 450 con il Real Madrid, 81 con la Juventus, 102 con la Nazionale maggiore e 2 con la Nazionale Olimpica. Pelé, invece, è fermo a 757, in un podio chiuso da Romario, a 735 gol.
E Messi? L’argentino è ancora indietro, almeno in questa classifica, che lo vede al quarto posto a quota 727. Anche lui, però, ieri si è tolto lo sfizio di superare Pelé. O Rey infatti non ha più lo scettro di maggior marcatore con una stessa squadra di club. O meglio, è un record che condivide con Messi, a segno nel 2-2 del Barcellona contro il Valencia, e arrivato a 643 gol in maglia blaugrana. Lo stesso numero di Pelé con la maglia del Santos, ma con ancora più di metà stagione ancora da giocare. E, soprattutto, ancora qualche anno per superare anche le 761 reti complessive della leggenda brasiliana. E dare la caccia al meno celebrato – anche perché meno certo – dei record, quello degli oltre 805 gol del mitico Josef Bican.