Crisi nello spogliatoio, Tudor chiama Lotito e ne fa fuori altri due: Lazio decimata
Svanita la Champions League, vengono fuori i malumori in casa Lazio: due biancocelesti fuori dal progetto Tudor.
La Lazio non tornerà in Champions League. A conti fatti il cambio di allenatore non è servito a confermare l’obiettivo della passata stagione. Il “triste annuncio” è arrivato nella penultima giornata di campionato.
Kamada illude la Lazio al Meazza, ma un’Inter con la pancia piena trova il pari nel finale con Dumfries; era accaduto già a Monza che la squadra di Tudor venisse ripreso a un soffio dal successo. Tant’è.
Al resto ci ha pensato la Roma. Una Roma stanca e stremata per la rincorsa Champions, addirittura in dieci per l’espulsione di Paredes ma comunque vincente contro il tranquillo Genoa con l’ultimo gol in giallorosso di un Lukaku che, squalificato per l’ultima giornata, si congeda con un sorriso dall’esperienza giallorossa. No, non verrà riscattato, tornerà al Chelsea. Poi chissà.
In casa Lazio, invece, esplodono tutti quei malumori che hanno contrassegnato una stagione nata con Sarri e terminata con Tudor, un’annata diametralmente opposta rispetto alla passata stagione. L’unica buona notizia è che Lotito non dovrà cambiare allenatore. Lo ha già fatto qualche mese fa.
Il minimo comun denominatore
Sarri e Tudor, allenatori con visioni completamente differenti, accomunati dagli stessi problemi di spogliatoi. Ciò che Maurizio non era riuscito a risolvere con le buone, Igor l’ha preso di petto e sembrava averlo estirpato con le cattive.
Tudor non è un allenatore tendente alla moderazione e al compromesso. Due casi sono diventati insanabili alla Lazio. E ora che la Champions League è andata, possono esplodere o implodere senza nessun problema di classifica.
Fuori quei due
Uno è ovviamente Luis Alberto. Sembra passata un’eternità (quest’inverno) quando lo spagnolo giurava amore eterno alla Lazio, rinnovando il contratto. Ora è guerra aperta con Tudor. Lotito è stato chiaro, per far partire Mago vuole 15 milioni. Attenzione, però, nel calcolo della vendita va sempre considerata la percentuale da riconoscere al Liverpool del 20%.
L’altro caso insanabile è Guendouzi, che con Tudor aveva dei conti in sospeso. Ritrovarsi a Roma, sulle sponde biancocelesti del Tevere, non li ha risolti, ma aggravati. I due avevano avuto contrasti già a Marsiglia, la tregua è durata poco, le prime decisioni di Tudor (l’esclusione con la Juve) hanno riacceso le tensioni. Anche qui Lotito sembra irremobile: va bene la cessione, ma soltanto se arrivano 30 milioni di euro. Tudor riparlerà Fabiani, servirà un concordato. Ma quei due non possono più vestire la maglia della Lazio. Almeno fin quando non rimane Tudor.